“Mamma a carico. Mia figlia ha novant’anni”. Lo spettacolo di Gianna Coletti al Magnani di Fidenza

Lo spettacolo di Gianna Coletti promette ironia e risate per raccontare una storia profonda che appartiene a tutti noi: una figlia si prende cura di una madre non più autonoma tra momenti di angoscia e smarrimento. Questo è “Mamma a carico. Mia figlia ha novant’anni” pièce teatrale tratta dal libro omonimo scritto dalla stessa Coletti ed edito da Einaudi nel 2015.

Lo spettacolo, voluto dai comitati Donne Impresa, Anap e Ancos di Confartigianato Parma, andrà in scena domenica 9 febbraio, alle 17.30, al Teatro Magnani di Fidenza. L’ingresso è a offerta e l’intero incasso sarà devoluto al Gruppo Sostegno Alzheimer di Fidenza.

Un monologo ironico e struggente sul rapporto tra una donna di cinquant’anni, Gianna, e una vecchia ribelle di novanta, cieca, che porta occhiali 3D perché da sempre è abituata ad avere qualcosa sul naso; non cammina più e la testa ogni tanto va per conto suo.

Quella vecchia è Anna, la madre di Gianna. Attraverso una storia vera e personalissima lo spettacolo parla di tematiche universali come il prendersi cura di chi ci ha generato, il conflitto genitori e figli a tutte le età, la lotta per accettare ciò che la vita ci dà e ci toglie. Lo fa con grazia, ferocia, umorismo, musica.
Lo spettacolo, unico nel suo genere, avrà una voce in più, quella di Anna, che rivive sul palco attraverso preziosi documenti video estrapolati dal film Tra cinque minuti in scena di Laura Chiossone. Questi estratti, che immortalano sequenze di vita reale tra le due donne, completano la messa in scena e interagiscono con il racconto di Gianna.

Il film, uscito nelle sale nel 2013, è stato molto apprezzato da critica e pubblico. Vincitore del premio Cicae Art Cinema ad Annecy nel 2012, Premio Fice miglior Film Indipendente nel 2013, miglior film al Miff di Mosca nel 2015.

Dopo il film e il libro, il testo teatrale conclude la trilogia del rapporto madre–figlia nella fase più delicata dell’esistenza. Uno spettacolo leggero, profondo, in cui ci si identifica, ci si commuove e si ride.

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