Maroni incontra i sindaci della Carta di Parma

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29/11/2010
h.21.00

Ancora una volta il Tavolo di Parma sulla sicurezza diventa consulta permanente tra il ministro Maroni e i sindaci sui temi dalla sicurezza urbana e delle autonomie locali. “Il Tavolo di Parma è per me fonte di continua ispirazione”, spiega Maroni. Il ministro infatti, prima di presentare la legge in materia di sicurezza urbana in Parlamento, ha chiesto e ottenuto un confronto con i sindaci della Carta di Parma, ai quali ha consegnato in anteprima il disegno di legge sulla sicurezza, chiedendo loro osservazioni puntuali per migliorare la proposta del governo.
“La presenza del ministro Maroni a Parma è un atto di vero federalismo, perché nella fase di conversione di un decreto legge, va ad ascoltare i sindaci, cioè coloro che dovranno poi applicare la legge”, afferma il sindaco Pietro Vignali, al termine dell’incontro con il ministro dell’Interno.
Il principio ispiratore della Carta di Parma è stato, sin da principio, la possibilità e l’utilità di definire all’interno della sicurezza pubblica un ambito più specifico, attinente ai temi della sicurezza urbana, demandato all’autorità dei sindaci.
E questa è stata, da subito, la lettura che lo stesso Ministro dell’Interno ha dato alle sollecitazioni e alle proposte nate dai sindaci aderenti alla Carta di Parma e la logica degli strumenti legislativi adottati dal Ministero in risposta alle proposte e alle sollecitazioni di molti sindaci.
Coerentemente con questa interpretazione, le proposte formulate per l’incontro di oggi intendono rendere effettiva e efficace la disposizione di legge (DL 187/2010) che intende definire l’autorità, gli strumenti e le risorse attribuiti al Sindaco in tema di sicurezza urbana.
Ad essere sotto la lente il DL 187 del 12 novembre 2010, convertito in disegno di legge, contenente misure urgenti in materia di sicurezza urbana. In particolare l’articolo 8, circa l’attuazione delle ordinanze dei sindaci, prevede che il Prefetto quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, disponga le opportune misure affinché le forze dell’ordine attuino le ordinanze adottate dal sindaco. Grazie a questo atto, tutte le materie relative alla sicurezza urbana regolate da ordinanze sindacali non verranno fatte rispettare solo dalla Polizia municipale, ma da tutte le forze dell’ordine. “Questo è un passo avanti fondamentale per garantire una più efficace tutela del decoro urbano e della sicurezza dei cittadini”, afferma il sindaco Vignali.
Durante il Tavolo si è parlato di estensione ai sindaci della qualifica di Autorità locale di Pubblica sicurezza, riforma della Polizia Locale, Svincolo delle spese per la sicurezza dal Patto di stabilità, Creazione di un osservatorio sulla sicurezza urbana presso il Ministero composto da rappresentanti del Ministero e da funzionari esperti segnalati dai sindaci delle città e dei Comuni, possibilità di espulsione per il cittadino comunitario che non ottemperi al provvedimento di allontanamento, contrasto alla prostituzione di strada attraverso l’allontanamento effettivo per le persone comunitarie che svolgono attività di prostituzione.
Fra le ulteriori richieste e proposte specifiche in tema di sicurezza urbana, il ministro ha auspicato l’emanazione di un bando ministeriale da 100 milioni di euro per finanziare i progetti sulla sicurezza urbana proposti dai Comuni, principalmente legati all’uso delle nuove tecnologie.

Le dichiarazioni
“Il Tavolo di Parma è per me fonte di continua ispirazione. Fin dall’inizio le proposte uscite dal Tavolo sono state usate nel pacchetto sicurezza. Questo è uno dei punti di riferimento per l’azione che svolgo, perché qui ci sono gli esperti della sicurezza urbana, cioè i sindaci”, ha spiegato il ministro Maroni, prima di illustrare le novità previste nel decreto legge e nel disegno di legge che andrà all’esame del Parlamento. “Dispiace che qualcuno abbia voluto sottrarsi al confronto con motivazioni che ho giudicato sorprendenti – ha aggiunto riferendosi all’assenza di alcuni sindaci –. Per me chi si sottrae al confronto per chiedere confronto ha sempre torto”.
“Oggi è stato un incontro molto importante – ha proseguito il ministro -. Per la discussione che abbiamo potuto fare sui due testi, decreto legge e disegno di legge, i quali contengono tante norme, alcune delle quali fanno riferimento al modello che proprio qui si è disegnato. Cioè del sindaco come responsabile della sicurezza urbana. Il decreto dà infatti al sindaco il potere di coordinare le forze dell’ordine”
“Nel ddl si rafforza il contrasto alla prostituzione – continua Maroni – e sono previste novità che introducono la possibilità di trasferire ai Comuni la facoltà di rinnovare i permessi di soggiorno. Su questo punto ho chiesto ai componenti del Tavolo di definire le procedure più idonee per compiere un’operazione che aumenta il potere di controllo dei sindaci”.
Il ministro ha poi anticipato la creazione di una nuova carta di identità elettronica, “uno strumento di sicurezza obbligatorio per tutti i cittadini dagli zero anni in su”. “Si tratta di una novità assoluta che deve coinvolgere i sindaci e il ministero dell’Interno”, ha aggiunto.
“Il prossimo appuntamento che ci siamo dati – ha spiegato infine Maroni – è a gennaio, per approfondire il testo del disegno di legge che nei prossimi giorni verrà inviato al Senato”.
“La presenza del ministro Maroni a Parma è un vero segnale di federalismo, perché nella fase di conversione di un decreto legge, va ad ascoltare i sindaci, cioè coloro che dovranno poi applicare la legge”, afferma il sindaco Pietro Vignali, al termine dell’incontro con il ministro dell’Interno.
“Durante il Tavolo abbiamo discusso di due novità importanti, la prima riguarda il decreto legge emanato dal ministro a inizio novembre, e la seconda il disegno di legge che ci è stato consegnato oggi in bozza”.
Per quanto riguarda il primo punto, il sindaco Vignali ha ricordato che il decreto “prevede che le ordinanze sindacali vengano fatte applicare dai prefetti alle forze dell’ordine. Questo è un passo avanti fondamentale per garantire una più efficace tutela del decoro urbano e della sicurezza dei cittadini, in quanto ora le ordinanze vengono fatte rispettare soprattutto dalla Polizia Municipale”. “Nelle prossime settimane – ha poi concluso il sindaco – faremo osservazioni puntuali sia sul decreto legge che sul ddl in modo da aumentarne l’efficacia”.

Presenze:
Alessandria sindaco Piercarlo Fabbio
Asti vicesindaco Sergio Ebarnabo
Bergamo assessore alla Sicurezza Christian Invernizzi
Brescia vicesindaco Fabio Rolfi
Cremona assessore alla Sicurezza Alessandro Zagni
Lucca sindaco Mauro Favilla
Mantova assessore alla Pm Espedito Rose
Novara assessore alla Pm Mauro Franzinelli
Pavia assessore alla Pm Bobbio Pallavicini
Prato assessore alla Sicurezza Aldo Milone
Taranto sindaco Stefano Ippazio
Treviso assessore alla Sicurezza Andrea De Checchi
Varese sindaco Attilio Fontana
Verona comandante Pm Luigi Altamura

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