Le indagini erano partite nell’aprile del 2014 quando da una cappella privata veniva asportata una statua della Madonna di Medjugorje.
Il sopralluogo effettuato dai Carabinieri della Stazione di Medesano aveva permesso di esaltare alcune impronte digitali che, confrontate alla Banca Dati, facevano risalire all’identikit del responsabile: un cittadino marocchino, pregiudicato e residente proprio nella cittadina di Medesano.
Veniva quindi richiesta ed eseguita una perquisizione domiciliare a carico dell’indiziato che ha permesso di recuperare la statua della Madonna di Medjugorje ed altra refurtiva. In particolare una scultura in ceramica raffigurante un Madonna con Bambino risultata essere compendio di furto in abitazione perpetrato nell’agosto del 2015 (restituita al legittimo proprietario) nonché un quadro con effige in rilievo di Cristo ed un Crocefisso in legno di dubbia provenienza (questi ultimi sottoposti a sequestro e per i quali sono tuttora in corso le indagini al fine di risalire ai legittimi proprietari).
Il cittadino marocchino, unitamente alla sua compagna, sono stati denunciati dai Carabinieri di Medesano per ricettazione e furto aggravato.