Mercato del lavoro a Parma: nel trimestre luglio-settembre le imprese ipotizzano 14.180 assunzioni

Excelsior è il sistema informativo per l’occupazione e la formazione che ricostruisce il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese (indagine prevista dal programma statistico nazionale). E’ un progetto che Unioncamere e il mondo delle Camere di commercio, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e con l’Unione Europea, realizzano a partire dal 1997.

I dati, emessi dal Sistema informativo Excelsior e analizzati dall’ufficio Informazione economica della Camera di commercio di Parma, confermano un cauto ottimismo, anche se le previsioni d’ingresso nell’industria registrano per questo mese valori inferiori al periodo pre-Covid. Per Parma e provincia si prevede per luglio 2021 un ingresso complessivo di forze lavoro di circa 5.440  (in regione Emilia-Romagna 45.800 e complessivamente in Italia circa 534.000), di cui 2.610 saranno prevedibilmente richiesti nell’Industria (con variazione luglio 2021/luglio 2020 di +1.400; luglio 2021/luglio 2019 di -110;) e 2.830 nei Servizi (con variazione luglio 2021/luglio 2020 di +1.230; variazione luglio 2021 luglio 2019 di +690); mentre nel trimestre luglio – settembre la previsione di ingresso ipotizzata in provincia è di circa 14.180 unità.

Analizzando i dati a livello provinciale, a Parma le entrate si concentreranno per il 52% nel settore dei servizi e per il 53% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Nel 21% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 79% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Relativamente alle entrate previste nel mese di luglio, in ordine decrescente troviamo: 1.420 nelle industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (3.250 nel trimestre); 750 nei servizi di alloggio e ristorazione/ servizi turistici (1.960 nel trimestre); 570 nei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (1.430 nel trimestre); 400 nei servizi alle persone (1.380 nel trimestre), 380 nel commercio (1.200 nel trimestre).

Il 17% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici. Il 43% operati specializzati e conduttori impianti, professioni commerciali e dei servizi 19%, impiegati 5%, profili generici 16%.

In 31 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati (il 31,3% in area produzione di beni ed erogazione del servizio, il 58% in aree direzione e servizi generali, il 33,8% in area amministrativa, il 29,8% in aree commerciali e della vendita, il 49,4% in aree tecniche e della progettazione, il 28% in aree della logistica).

Le imprese che prevedono assunzioni saranno pari al 17% del totale, per una quota pari al 35% interesseranno giovani con meno di 30 anni. Di questi, il 30,2% sono richiesti tra dirigenti e professioni con elevata specializzazione e tecnici (in particolare il 70% del 30,2% è formato da specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche oltre a progettisti, ingegneri e professioni assimilate); ricercati anche tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione, oltre a tecnici di vendite-marketing e distribuzione commerciale). Impiegati e le professioni commerciali e nei servizi (42,3%); Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine 36,4%.

Sempre all’interno degli under 30 i profili più richiesti sono: Il 21% dirigenti, specialisti e tecnici, in quota superiore alla media nazionale (17%). Il 38% operati specializzati e conduttori impianti, professioni commerciali e dei servizi 19%, impiegati 6%, profili generici 16%. Per una quota pari al 66% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore.

Il diploma di scuola media superiore è sempre il titolo più ricercato (33%) al momento dell’assunzione, per il 18% è richiesta la qualifica o diploma professionale, infine per l’11% la laurea.

Relativamente ai titoli di studio più richiesti dalle imprese, secondo la difficoltà di reperimento per un totale di 34,3% di livello universitario (tra mancanza di candidati e preparazione inadeguata) – al suo interno per mancanza di candidati – troviamo: 21,6% di livello universitario sugli indirizzi scienze matematiche, fisiche e informatiche 74,2%, sanitario e paramedico 46,3%, ingegneria industriale e ingegneria civile/architettura 31,7%, ingegneria elettronica e dell’informazione 22,6%, giuridico 17,4%, chimico-farmaceutico 15,6%. A livello di istruzione tecnica superiore (ITS) è di difficile reperimento per un totale di 42,3%, di cui per mancanza di candidati il 15,9% di livello secondario (indirizzi soprattutto informatica e telecomunicazioni, socio sanitario, produzione e manutenzione industriale e artigianale, costruzione ambiente e territorio, agrario, agroalimentare e agroindustria). A livello di Qualifica di formazione o diploma professionale è di difficile reperimento per un totale di 38,7%, di cui per mancanza di candidati il 23,7%. Gli indirizzi più richiesti: meccanico, termoidraulico, edile e ristorazione.

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