27/01/2010
h.18.00
La precisazione della Giunta Comunale riguardante la richiesta di copia del contratto di locazione della sede S.T.T. SpA (Comunicato dell’Ufficio Stampa del Comune del 26/01/2010) come tutte le cose capovolte, induce il capogiro.
E’ falso che la mia richiesta di documenti sia stata indirizzata alla Segreteria dei Gruppi consiliari.
Mi sono semplicemente attenuto all’articolo 23 secondo comma del Regolamento del Consiglio Comunale secondo cui le richieste devono pervenire alle aziende e agli enti per il tramite dell’ufficio dei gruppi consiliari. La mia richiesta è stata indirizzata al Presidente di S.T.T. SpA ed inviata per conoscenza al Segretario Generale del Comune.
Cade quindi il pretesto di non aver seguito le procedure corrette nella richiesta di accesso agli atti. Rigetto pertanto il richiamo della Giunta comunale tendente a manipolare la verità dei fatti. Ho esercitato un diritto previsto dal Regolamento in modo fedele alle forme prescritte. Purtroppo non ho avuto la tempestiva risposta: circostanza degna di rammarico e non certo occasione per disinformare i cittadini con un comunicato stampa che lascia allibiti.
Non sfugge a nessuno- ed è questo l’aspetto politico più grave, pur se non nuovo- che la Giunta, alterando i fatti vuole coprire la tendenza a violare il diritto di accesso agli atti dei consiglieri comunali, così impedendo quell’azione di controllo che è essenziale nella vita dell’ente locale.
Marco Ablondi
Consigliere comunale PRC
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27/01/2010
h.22.00
In merito alla replica del consigliere Ablondi alla risposta del Comune, relativamente al contratto di affitto della sede di Stt, si precisa che lo stesso consigliere non tiene conto di una disposizione emanata nell’ottobre 2002, in relazione agli articoli 20 e 23 dello Statuto comunale, secondo cui la richiesta di accesso agli atti delle società partecipate deve avvenire in una forma mediata, attraverso la segreteria generale e non inviata direttamente alle società stesse.
Come dato atto dal presidente del consiglio comunale nella seduta odierna del 27 gennaio, i documenti richiesti sono stati immediatamente consegnati al richiedente, a riprova del fatto che non c’è stata nessuna reticenza, né da parte di Stt né da parte della Giunta. Si respingono quindi fermamente le accuse rivolte dal consigliere Ablondi e, tutt’al più, si sollecita una procedura più efficiente nell’accesso degli atti, onde evitare possibili fraintendimenti o disguidi come, evidentemente, sono avvenuti in questo caso.
Ufficio Stampa del Comune di Parma