Motti… chi è costui? Una candidatura da centro commerciale

Shadow 2.0
Finalità del Progetto
Elenco dei
membri del Governo Ombra
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21/04/2009

Il presente intervento è a titolo personale e i suoi contenuti non impegnano in nessun modo il Governo Ombra del Comune e della Provincia di Parma Shadow 2.0.

Siamo bombardati, ormai da mesi, da questa “faccia”: Motti Tiziano, candidato per le Europee.
Cartelloni maxi, pagine intere su quotidiani.
Eppure il 99,99% alla domanda – ma chi è questo Motti? – risponderebbe molto probabilmente, alla Don Abbondio “Chi è costui”?
Chi lavora nelle Amministrazioni locali lo conosce indirettamente, come editore dell’Europa dei Diritti, che da una decina di anni propone delle guide gratuite ai Comuni (fatte in collaborazione ai Comuni stessi, e ad altri enti locali che forniscono la maggior parte dei dati contenuti), utili per i cittadini, e di valore piuttosto apprezzabile.
Anche se i testimonial individuati (da Lubrano a Costanzo), oggettivamente non rappresentano l’Italia del futuro.
Dell’ambizione personale di Tiziano Motti, del tutto legittima, non serve sapere: vale quanto quella di altri candidati.
Interessa invece a tutti, in quanto cittadini elettori, cercare di capire cosa ci sta sotto, alla base di una candidatura di mera immagine, e soprattutto dove sta andando una politica sempre più spersonalizzata, lontana dai rapporti personali e dalla piazza, o se volete, dalla polis.
Il “Sig Nessuno” si candida direttamente via manifesto, fa solo annunci a pagamento, o feste in discoteca, con tronisti (anche Jerry Calà non è una scelta che prefigura il nuovo…).
Annuncia che, a parte gli amici dentro il PDL, non ha un’impostazione ideologica precisa, vuole collaborare con tutti, per il generico bene della società/comunità.
E’ insomma una candidatura “contenitore”, pronta a imbarcare il tutto e niente che la nostra società di persone che non si conoscono può offrire.
Una candidatura da spendere nei centri commerciali della megalopoli padana, che sposa alla perfezione l’anomia sociale, rispecchiandosi in essa.
Vedremo: se Motti sarà eletto, significa che le prossime generazioni politiche non dovranno avere l’incombenza del confronto reale con la gente (e questo già in buona parte avviene), ma nemmeno con i luoghi della politica e delle istituzioni.
Saranno creature esclusivamente mediatiche. Oltre che totalmente in vitro.
Se invece non raggiungerà un risultato significativo, potremo affermare che con il solo budget promozionale – anche se cospicuo – non si può costruire una proposta politica vincente e convincente.

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