Mozart incontra i Monty Python al Castello di Felino

11/07/2009
h.11.50

“Mozart incontra Monty Python”. La formula, coniata dai giornali internazionali, è perfetta per spiegare la chiave del successo del violinista russo Aleksey Igudesman e del pianista anglo-coreano Richard Hyung-ki-Joo, i due artisti che lunedì 13 luglio si esibiranno per la prima volta a Parma nell’ambito di Estri d’estate.
Il concerto, ma sarebbe meglio definirlo un mix di musica, intrattenimento e teatro, si intitola A little nightmare music e debutta in una sede originale e accattivante come il Museo del salame di Felino (ore 21.15, ingresso libero fino a esaurimento posti), in collaborazione con il comune omonimo.
Il pianoforte che all’improvviso si apre solo se ci strisci la carta di credito, il violinista che deve lottare con un aspirapolvere che gli ruba l’archetto, il pianista che perde una mano: il campionario delle gag di Igudesman&Joo, cliccatisssime su You Tube, si associa sempre a una tecnica magistrale e a un significato che va oltre l’effetto comico per comporre una satira del mondo musicale, dei suoi riti, delle sue paure, dei suoi tic. Dall’ansia da audizione alla parodia della seriosità imbalsamata delle sale da concerto.
Uno show scoppiettante questo “incubo in musica” che ha debuttato nientemeno che al Musikverein di Vienna e che fonde musica colta e umorismo grottesco, talento virtuosistico e verve da mattatori di classe. Tanto da far nascere gruppi di fan che li adorano, tra cui vanno annoverati musicisti di chiara fama come Natalia Gutman, Janine Jensen, Gidon Kremer, Julian Rachlin, che li hanno invitati ai loro festival e hanno dichiarato di “non essere riusciti a smettere di ridere per tutta la durata di un loro concerto”.
Virtuosismo e musica bellissima, trovate comiche surreali ed esercizi di stile ad alto tasso di difficoltà tecnica sono il segreto della fama di questi due degnissimi continuatori di mostri sacri come il “grande danese” Victor Borge, star radiofonica e capostipite della miscela “musica e comicità”. È da lui che nasce il nucleo dell’idea straordinaria delle interruzioni dei brani della più celebre musica classica che danno lo spunto a numeri esilaranti.
Come quando un cellulare interrompe una sonata di Brahms, classica gaffe da concerto, e loro anziché inorridire mollano Brahms e proseguono il motivo della suoneria per improvvisare sopra nello stesso stile.
Il sogno di Igudesman & Joo, da quando a 12 anni si sono conosciuti alla scuola del grande Yehudi Menuhin, è stato “diffondere la musica classica presso un pubblico più vasto”. E al motto “combinare l’umorismo con la musica” si è sviluppata la loro irresistibile ascesa. Che può fregiarsi di collaborazioni con star come Billy Joel. Igudesman, nativo di San Pietroburgo, ha suonato con grandi nomi del violino come Janine Jensen e Julia Rachlin, e ha scritto le colonne sonore del film Disney “La strada per El Dorado” e di “Spanglish” di James Brooks, vincitore degli Academy Awards.
Joo, considerato un talento stupefacente fin dai primi passi nella scuola di Menuhin, si è esibito come solista con la London Philarmonic, la Royal Philarmonic, la Seoul Philarmonic.

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