Mud, la scadenza resta il 30 aprile

14/04/2009
h.10.30

La Camera di Commercio ha organizzato il 2 aprile scorso l’incontro annuale di formazione sulla Dichiarazione ambientale annuale (MUD); presenti, come sempre in numero massiccio, imprese, Associazioni e studi professionali; relatore Paolo Pipere, responsabile del Servizio Ambiente della Camera di Commercio di Milano e ormai noto esperto in materia ambientale.
Quest’anno erano previste importanti novità sui contenuti e sulle modalità di presentazione. In realtà, per il 2009 non è cambiato nulla e la scadenza per la consegna della dichiarazione MUD è sempre quella del 30 aprile. Il MUD 2009 deve infatti essere presentato con la modulistica, le istruzioni e le modalità utilizzate nel 2008. Restano cioè invariati modulistica cartacea, modalità di trasmissione, soggetti obbligati alla presentazione e diritti di segreteria.
Le novità normative e i conseguenti nuovi adempimenti introdotti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 dicembre 2008 (G. U. n. 294 del 17/12/2008 – Supplemento Ordinario n. 278) vengono rinviati al 2010, come da Legge di conversione n. 13/2009.
Sarà quindi ancora possibile la consegna manuale (oltre che la spedizione) alla CCIAA della busta contente i dati sia su supporto cartaceo sia magnetico (il software per la compilazione della dichiarazione magnetica è disponibile presso l’ufficio ambiente camerale o scaricabile dal sito www.ecocerved.it).
Dall’anno prossimo ci sarà per le aziende che producono più di cinque tipologie diverse di rifiuti la sola possibilità di presentazione telematica: già da ora è possibile inviare il MUD con questa modalità ottimale o “familiarizzare” con essa sul sito http://www.mudtelematico.it/HOME.ASP.
Il Mud (o 740 ecologico) è un modello attraverso il quale devono essere denunciati i rifiuti prodotti dalle attività economiche, quelli raccolti dai Comuni e quelli smaltiti, avviati al recupero o trasportati nell’anno precedente la dichiarazione. Dal 2003, il MUD include anche una sezione dedicata alle emissioni in aria e in acqua provenienti da impianti sottoposti alla direttiva IPPC sulla prevenzione e il controllo integrati dell’inquinamento (vedi Dichiarazione INES – IPPC); dal 2005 è stata introdotta una nuova sezione, dedicata solo alle attività correlate ai “veicoli a fine vita”, e cioè all’autodemolizione, alla rottamazione e alla frantumazione dei veicoli fuori uso e dei loro componenti. Tutti questi dati raccolti dal sistema camerale concorrono a formare la banca dati nazionale ECOMUDA che svolge compiti fondamentali di pubblicità all’utenza interessata e agli organi competenti in questo delicato settore su cui la sensibilità dei cittadini e delle imprese è in continua evoluzione.

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