Nasce l’Associazione Azionariato Diffuso Enìa

12/03/2009
h.14.50

I destini di Enia Spa sono troppo importanti per restare solo a guardare!
Per rappresentare al meglio le istanze dei piccoli azionisti (dipendenti, pensionati, cittadini utenti), promuoviamo la costituzione di una “Associazione” nell’intento di essere più incisivi all’interno dell’azienda e maggiormente considerati dagli azionisti pubblici che detengono la maggioranza del capitale sociale.
1. L’offerta pubblica globale di vendita e sottoscrizione finalizzata alla quotazione in borsa di Enia Spa del 21 giugno 2007 riservava ai dipendenti e ai pensionati nonché ai residenti nei Comuni serviti da Enia complessivamente il 66,45% delle azioni oggetto dell’offerta pubblica;
2. Sono state assegnate 790.800 azioni a 1.026 dipendenti e pensionati; 2.771.200 azioni a 5.172 residenti per adesioni sulla base del lotto minimo e n. 1.044.000 azioni a 211 residenti sulla base del lotto maggiorato.
3. Al valore di collocamento i dipendenti e pensionati Enia hanno investito 8.619.720 € e i cittadini residenti 41.585.680 €.

Quali motivazioni hanno indotto i dipendenti e cittadini a partecipare ad Enia Spa:
1. Salvaguardare il proprio risparmio;
2. Essere protagonisti della salvaguardia della propria azienda;
3. Destinare i propri risparmi a finalità economiche e sociali a valenza territoriale.

Quali le garanzie:
1. Azienda comunque pubblica (impegno dei Sindaci a non scendere sotto il 50,1%);
2. Salvaguardia del radicamento territoriale (governance espressa dai Comuni di RE-PR-PC);
3. Piano Industriale che garantisce gli investimenti al servizio della collettività locale;
4. Salvaguardia della natura pubblica a valenza economica e sociale; certamente esclusi investimenti speculativi.

Dopo solo un anno:
1. I soci pubblici deliberano la cessione della Società (incorporazione in Iride);
2. Non viene salvaguardata la maggioranza pubblica (non statutariamente prevista);
3. Non è salvaguardato il radicamento territoriale ed è fortemente indebolita la governance del territorio Reggiano (Reggio ha la sede ma non governa attività strategiche);
4. Di fatto viene smembrata la Società allocando i diversi servizi in diverse società con sedi e governance extra territorio;
5. Il valore patrimoniale della partecipazione è sceso del 70%, i dipendenti, pensionati e i cittadini hanno perso in un anno 35.143.780 €.
 
Le aspettative dei soci privati dipendenti, pensionati e cittadini utenti che hanno aderito sulla base delle garanzie date dai Sindaci sono state tradite:
Il patto territoriale che garantiva la continuità dei servizi e del ruolo pubblico economico-sociale è stato arbitrariamente annullato;
Il valore economico dell’impresa è fortemente ridotto e quello sociale rischia di essere azzerato.
L’Associazione vuole essere punto di riferimento per i piccoli azionisti Enia, fossero essi dipendenti o meno, altrimenti privi in modo assoluto di voce in capitolo; vuole rappresentare i propri associati negli organi decisionali dell’azienda e nel rapporto dialettico con i soci pubblici al fine di poter partecipare alle scelte strategiche oggi divenute quanto mai difficili e rischiose per la salvaguardia del capitale investito e delle prerogative sociali.
La costituenda associazione ha già raccolto più di 50 adesioni. Nei prossimi giorni verrà fissato un incontro per la costituzione formale dell’associazione; chi è interessato a partecipare può contattare il numero 346-9858444 o l’indirizzo e_mail azionisti.enia@gmail.com.

I Promotori Associazione Azionisti Enia

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