Un Accordo di sviluppo per avviare un investimento, da realizzare in provincia di Parma, di oltre 2,5 milioni di euro presentato dalla società Cim Alimentari Spa insieme a Salumificio Fratelli Beretta Spa e Bresaole del Zoppo Srl, aziende leader in Italia per la lavorazione di prosciutti e produzione di insaccati.
In Emilia-Romagna l’investimento sarà realizzato nello stabilimento di Cim Alimentari a Langhirano (Pr) e la proposta, che a regime prevede una decina di nuove assunzioni, riguarda l’installazione di una nuova linea di affettatura in grado di operare sui semilavorati a temperature meno fredde, un impianto per il lavaggio dei prosciutti prima della fase di disossatura e due nuove macchine confezionatrici in grado di aumentare i volumi realizzati e migliorare la qualità percepita e la presentazione delle confezioni.
Il via libera all’Accordo di sviluppo è stato dato dalla Giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta, che ha anche predisposto il finanziamento di oltre 111 mila euro, il 3% dell’investimento totale. Gli Accordi di programma e sviluppo avviati dal Ministero dello Sviluppo economico e Invitalia sono previsti dal Decreto Ministeriale sulla disciplina dei contratti di sviluppo. Attraverso la procedura denominata “fast-track” consentono, per progetti di grandi dimensioni e portata strategica anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale, condivisi con la Regione in cui vengono attuati, una corsia preferenziale di accesso e stanziamento di risorse dedicate.
“Un prodotto di qualità si fa con investimenti, impianti innovativi, competenze e saperi- hanno detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla e l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Tali investimenti sono la conferma della dinamicità e competitività delle nostre imprese della Food Valley. Il nostro impegno è quello di rendere sempre più attrattivo il territorio emiliano-romagnolo sostenendo, come fatto in altri casi, le imprese che puntano a realizzare ambiziosi e importanti piani di sviluppo, scommettendo sulle nuove tecnologie, sulla ricerca e sulle competenze, tutti fattori in grado di generare nuovi posti di lavoro di qualità”.
“Nel post covid- hanno aggiunto gli assessori regionali- si andrà affermando sempre più una nuova cultura dei consumi che guarderà a come sia stata gestita l’intera filiera prima che il prodotto arrivi sulla tavola. La ripartenza, quindi, passa anche dalle nostre eccellenze internazionali dell’agroindustria che investono in una filiera innovativa e sostenibile: la qualità produttiva e occupazionale sono una chiave vincente per il futuro dell’Emilia-Romagna”.
L’Accordo di Sviluppo complessivo tra il Ministero dello Sviluppo economico, le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia, Invitalia e le aziende, vede un cofinanziamento con contributo pubblico di oltre 9,9 milioni, su un investimento totale di quasi 25 milioni.
L’investimento
Nello stabilimento parmense di Langhirano l’accordo prevede la realizzazione di una nuova linea di affettatura, in grado di operare sui semilavorati a temperature meno fredde dell’attuale processo (con conseguente innalzamento della qualità organolettica dei prodotti) e di presentare le confezioni con una migliore disposizione degli affettati ottenuti. Previsto un nuovo impianto per il lavaggio dei prosciutti prima della fase di disossatura, che permetterà di abbattere l’eventuale carica batterica superficiale sugli stessi: l’obiettivo è quello di consentirne l’esportazione in paesi Cee ed extra Cee senza dover far ricorso al trattamento Hpp (High pression processing, pastorizzazione a freddo ad alta pressione) che può pregiudicare la qualità organolettica dei prosciutti. Infine, saranno introdotte due nuove macchine confezionatrici per recepire le richieste del mercato, in termini di volumi, qualità percepita e miglior presentazione delle confezioni.