Noceto: arrestato un 31enne dopo mesi di violenze sulla moglie

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Salsomaggiore, coordinati dalla Procura della Repubblica di Parma (PM Dott.ssa Daniela Nunno), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo nei confronti di un 31enne cittadino marocchino, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia.

L’indagine è partita dalla denuncia della moglie, anche lei di origini marocchine, formalizzata lo scorso mese di gennaio presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Noceto, dopo che la stessa donna aveva richiesto l’intervento dei militari dell’Arma presso la propria abitazione.

In quel contesto i Carabinieri appuravano evidenti tracce di colluttazione, porte sfondate e vetri rotti ed accertavano come l’uomo, a seguito dell’ennesima lite per futili motivi, aveva colpito la moglie, alla presenza del figlio minore, con una testata al volto e calci all’addome, nonostante questa fosse in stato di gravidanza.

I successivi approfondimenti investigativi hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine alla circostanza che da diversi anni l’uomo avrebbe maltrattato la coniuge.

Almeno dal 2015, infatti, la donna sarebbe stata costretta a subire continue vessazioni e maltrattamenti da parte del marito, la cui aggressività spesso sarebbe stata provocata ed acuita dal consumo di cocaina e alcool. 

Durante le discussioni tra i due, l’uomo, di frequente, avrebbe usato violenza verbale e fisica, come nell’agosto dello scorso anno quando, sorpreso dalla moglie a “sniffare” stupefacente, avrebbe reagito colpendola violentemente al volto con schiaffi e pugni.

In altre occasioni, adducendo motivi pretestuosi, l’uomo avrebbe picchiato la coniuge, ad esempio nel contestarle il tipo di biancheria intima indossata, da lui ritenuta prova di un tradimento. Infine, in un’occasione, sempre per futili motivi, sarebbe arrivato anche a minacciarla e ferirla ad una gamba con un coltello.

Alla luce degli evidenziati elementi acquisiti, sussistendo grazi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto per l’uomo la misura cautelare in carcere.

L’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Parma.

Il Procuratore della Repubblica dott. Alfonso D’Avino

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