Nuova veste grafica per lo Stemma del Comune di Parma

Cambia veste grafica lo Stemma del Comune di Parma, mantenendo inalterati i suoi elementi costitutivi essenziali: lo scudo crociato, sormontato da una corona, con foglie di alloro ai lati e la scritta “Hostis turbetur quia parmam virgo tuetur” (Tremi il nemico, perché Parma è sotto la protezione della Vergine). Il motto riporta alla sconfitta, da parte dei parmigiani, di Federico II di Svevia nel 1248. Ne hanno parlato, questa mattina, durante la conferenza stampa di presentazione, Federico Pizzarotti – Sindaco di Parma; Alessandro Tassi Carboni – Presidente del Consiglio Comunale e Luca Bugatti, della ditta Dilemmi Srl, che si è occupata del progetto di restyling dello Stemma.

“Il nuovo stemma – ha precisato il Sindaco Pizzarotti – rappresenta i cambiamenti e gli ammodernamenti che hanno interessato la città negli ultimi anni”.

“La rivitalizzazione del logo del Comune – ha spiegato il Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni – risponde ai cambiamenti che lo hanno interessato. Importa che al contenuto corrisponda la forma e che il logo rinnovato renda il senso della complessità di un’organizzazione come quella del Comune di Parma. In esso non c’è leziosità, ma essenzialità e chiarezza”.

 Luca Bugatti, della ditta Dilemmi Srl, che si è occupata del progetto di restyling dello Stemma, ha sottolineato come “il restyling dello Stemma del Comune di Parma sia il frutto di un lavoro complesso. Abbiamo mantenuto l’identità dello stemma e della città in tutti i suoi elementi. Da un punto di vista iconografico non mancano i riferimenti alla storia, da un punto di vista iconografico, ci sono riferimenti a Bodoni nell’uso del font principale. Da un punto di vista cromatico i colori utilizzati sono Giallo Parma e Blu Parma. La nuova veste dello Stemma del Comune è estremamente funzionale agli usi odierni e crea un ponte tra lo Stemma Araldico ed il Brand che contrassegna il Comune stesso”:  

Gli elementi dello Stemma del Comune sono stati infatti definiti al Regio Decreto del 22 aprile del 1939 e dallo Statuto del Comune di Parma.

Dal 1939, nel corso dei decenni, lo Stemma ha subito diverse modifiche, mai sostanziali ma solo estetiche. A causa delle vicende belliche e delle oggettive difficoltà di riprodurlo, nel tempo, si sono diffuse una moltitudine di versioni leggermente difformi rispetto all’originale, pur rispettose degli elementi costitutivi. L’ultima modifica risale a circa venti anni fa.

L’aggiornamento grafico è stato deciso soprattutto per ragioni tecnologiche, legate ai sempre più frequenti utilizzi digitali dello Stemma: la nuova veste grafica risponde ad esigenze di riproducibilità, unicità ed uniformità. 

Inoltre, questo rinnovamento si colloca nell’ambito di un progetto di più ampio respiro che punta a rafforzare la “Corporate Identity” dell’Ente, adeguando il sistema di identità visiva, proprio a partire dal restyling dello Stemma e fino ad estenderne la declinazione in tutti gli strumenti di comunicazione istituzionale dell’Ente.  

A questo proposito, è stato messo a punto un manuale di utilizzo dello Stemma, per il corretto impiego dello Stemma nelle sue diverse applicazioni, per dare alla città un vero e proprio sistema di identificazione in tutte le manifestazioni ufficiali.  

Per quanto riguarda i colori, le uniche due cromie contemplate sono il “Giallo di Parma” e il “Blu di Parma. Oltre alla versione a colori, poi, sono previste due versioni dell’emblema in bianco e nero: positivo e negativo

Anche per quanto riguarda il font primario la scelta è stata altamente simbolica e significativa, individuando il carattere “Bodoni”, famoso incisore, tipografo e stampatore parmigiano e italiano del Settecento, noto per i caratteri tipografici da lui creati (i “Bodoni”, appunto) e profondamente legato alla storia di Parma.

Il nuovo stemma ha mantenuto gli elementi costitutivi e riporta lo scudo crociato, sormontato da una corona di foggia più sobria rispetto a quella della precedente versione, compaiono le foglie di alloro a destra e a sinistra, e sotto la scritta “Hostis turbetur quia parmam virgo tuetur”.

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