Arriva l’ok dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali al piano regionale sangue e plasma 2017-2019. Sì da Pd, Si e Misto-Mdp, astenuti invece i consiglieri di Ln e M5s.
Il programma si pone l’obiettivo di garantire l’autosufficienza regionale di sangue, di emocomponenti e di plasmaderivati per le strutture sanitarie pubbliche e private, oltre a realizzare, in accordo con il centro nazionale sangue, un nuovo raggruppamento interregionale di cui l’Emilia-Romagna assumerà il ruolo di capofila. Si vuole, inoltre, garantire un elevato livello di sicurezza attraverso la standardizzazione delle procedure trasfusionali, oltre a perseguire il miglioramento continuo della qualità. Saranno poi attivati specifici piani di formazione rivolti ai sanitari e sviluppato un progetto regionale di ‘disaster recovery’ per le situazioni di emergenza tecnologica.
Sedici gli emendamenti presentati in commissione, approvati i quattordici del Pd e respinti i 2 della Ln. La Lega Nord ha chiesto di garantire un’operatività uniforme di tutte le Unità di raccolta autorizzate, oltre a sollevare il problema della carenza di attrezzature in dotazione alle associazioni di donatori. Il Partito Democratico ha aperto a queste richieste: “affronteremo la questione in Assemblea”.
La maggioranza ha anche chiesto di interpellare nuovamente le associazioni. Nel 2017 in Emilia-Romagna sono state raccolte 161.900 sacche di sangue (144.769 trasfuse): a Piacenza sono state raccolte 10.601 sacche, 17.411 a Parma, 15.160 a Reggio Emilia, 25.855 a Modena, 16.103 a Ferrara, 35.620 a Bologna, 5.716 a Forlì, 7.878 a Cesena, 11.531 a Rimini e 16.025 a Ravenna.