“I fatti emersi sono sconcertanti e inaccettabili (LEGGI). I comportamenti messi in luce dall’indagine infangano la professione medica e fanno violenza ai principi e ai valori del Servizio sanitario nazionale. Non possono e non devono essere tollerati, in alcun modo. Stiamo adottando i conseguenti provvedimenti di sospensione dall’incarico, anche in applicazione della recente normativa regionale in materia, a conferma della nostra netta determinazione già dimostrata in passato”. Così Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria dopo le indagini dell’operazione Conquibus condotte dai NAS – Carabinieri di Parma e coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma.
“Le attività dell’unità operativa di Ematologia e Centro Trapianti Midollo Osseo – precisa Fabi – proseguono con regolarità e la direzione sanitaria assicura la piena continuità assistenziale e di cura dei pazienti in carico al reparto. L’Azienda sanitaria – conclude il direttore del Maggiore – attende fiduciosa la conclusione delle indagini e metterà in atto azioni a tutela dei professionisti dell’Ospedale Maggiore e dei pazienti in cura che quotidianamente ripongono fiducia e speranza nel Servizio sanitario”.