Ora di religione, “la decisione è abusiva”

14/08/2009
h.14.50

“Una decisione infondata ed abusiva che è laicamente e giuridicamente sacrosanto contestare”. Così il coordinatore provinciale del PDL, Luigi Giuseppe Villani, ha commentato criticandola la decisione del TAR del Lazio per cui l’ora di religione cattolica nelle scuole non può portare crediti aggiuntivi ed i suoi insegnanti non possono partecipare a pieno titolo agli scrutini.
Secondo Villani: “Infondata lo è perché non rispetta la libertà di chi ha volontariamente scelto di seguire quell’ora di lezione, sia o meno credente, che, è bene precisarlo, non consiste nella spiegazione della dottrina della confessione cattolica, cosa che compete all’autorità religiosa e non a quella laica statuale, ma è l’insegnamento della storia e dei caratteri principali di una religione che, comunque la si voglia pensare è parte fondante del patrimonio storico e culturale della società italiana e quindi dello stesso Stato che ne è espressione.
Abusiva perché è il tentativo da parte di un’autorità giudiziaria, e purtroppo non è il primo, di interferire sul dettato normativo che è invece prerogativa esclusiva di Governo e Parlamento come espressioni della volontà popolare, i quali hanno peraltro in tale materia stipulato con la Chiesa Cattolica ed avvallato, un accordo da rispettare come tutti quelli con altre autorità e che prevede, per chi la sceglie, l’ora di religione parificata a tutte le altre.
La Magistratura si dovrebbe infatti limitare ad interpretare e farle applicare le leggi e le altre norme e non contestarle per stravolgerle secondo quelli che sono i dettami della vulgata anticattolica che per prendersela contro tutto ciò che quella determinata religione rappresenta perde di vista la laicità e la libertà altrui”.

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