“Il Parma chiama, il Comune nicchia”.
Marco Osio, consigliere comunale del gruppo Vignali sindaco, è lapidario nel commentare le parole del Managing director corporate del Parma, Luca Martines, sulla questione nuovo Tardini che sta vivendo una inquietante impasse e “che avrebbe bisogno di un deciso cambio di passo da parte del Comune”.
Osio, insieme a Pietro Vignali, ha incontrato il presidente del Centro di coordinamento dei Parma club proprio per parlare di questo tema. Il Parma calcio – prosegue l’ex attaccante del Parma – vorrebbe giustamente vedere il completo espletamento delle pratiche entro la fine di quest’anno per poi procedere celermente alla fase propedeutica all’inizio dei lavori.
Peccato che la giunta Guerra, nonostante i buoni propositi espressi a parole ma mai concretizzati, continui a tergiversare su progettualità e programmazione con il rischio concreto che l’apertura del cantiere possa slittare di molti mesi. La stessa giunta aveva fissato per il mese di maggio un dibattito in Consiglio comunale sulla durata del diritto di concessione ma quel dibattito lo stiamo ancora aspettando. Tutto ciò alla vigilia dell’inizio del campionato di serie A che vedrà di nuovo il Parma protagonista nella massima serie. Poco o nulla trapela dal Comune sia sullo stato dell’arte della Conferenza dei servizi sia sull’aggiornamento sullo stato del progetto e sul cronoprogramma”.
La mistica ci porta al “fondo dell’anima” della città di Parma: all’aeroporto Verdi e all’Alta Velocità (di Andrea Marsiletti)
“C’è poi – prosegue Osio – la questione non secondaria dello stadio provvisorio che dovrà ospitare le partite interne del Parma per due stagioni. Si utilizzerà un impianto già esistente (Fidenza o Noceto) oppure si procederà alla realizzazione di una nuova struttura provvisoria come è accaduto, ad esempio, a Cagliari? Nulla è dato sapere anche su questo fronte con tutte le incognite che questa situazione di incertezza si porta dietro. Nella Commissione consiliare Sport, fra l’altro, il tema stadio non è mai stato discusso e anche questa mi sembra una mancanza non da poco. Il nostro gruppo, d’altronde, si era astenuto sulla mozione di maggioranza che fissava i paletti dell’intero intervento. Una apertura di credito che però non ha sortito effetto alcuno. I parmigiani e soprattutto i tifosi crociati attendono risposte chiare e definite sul percorso che il progetto dovrà intraprendere nell’immediato futuro. Anche perché il presidente Krause, da parte sua, ha già fatto tutto quello che doveva compreso l’impegno a
investire decine di milioni di euro in questo progetto e non vorremmo che anche il suo entusiasmo si affievolisse a causa di ritardi, burocrazia e sottovalutazione”.
“Per noi tifosi – commenta Manfredini – la base da cui partire è che il Tardini rimanga dov’è. Poi sui tempi e modi di realizzazione del progetto ci affidiamo agli organi competenti. Importante sarà accelerare l’iter in modo da consentire l’apertura del cantiere e fare in modo che l’intervento complessivo non penalizzi eccessivamente i tifosi”.