“Oggettive le richieste dei commercianti”

30/11/2012
h.18.30

La crisi morde davvero e drammaticamente, accentuando le conseguenze delle scelte commerciali errate e incoerenti delle precedenti Amministrazioni.
L’eccezionalità della situazione richiede decisioni di pari livello, fossero anche transitorie e legate alle peculiarità del momento.
La crisi delle rete commerciale tradizionale, e, in essa, di quella del centro storico, è innegabile e non può essere sottovalutata se non si vuole rischiare sia un drastico impoverimento della rete commerciale con le ben immaginabili conseguenze umane ed economiche, sia la (ulteriore) desertificazione del centro storico.
Non interrogarsi su questo e limitarsi a difendere precedenti scelte (peraltro discutibili come i varchi) significa rifugiarsi nell’ovvio, ma, soprattutto, negarsi al governo dell’attualità.
La regola prima dell’amministratore è quella del contemperamento degli interessi e non quella dell’ “emarginazione” di uno rispetto agli altri.
E oggi, su un piano oggettivo, la domanda dei Commercianti (clicca qui) riveste un carattere oggettivo e non corporativo per le implicazioni relative alla stessa vivibilità del centro storico.

Giorgio Pagliari

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