† Papa Francesco è stato un innovatore, non un rivoluzionario (di Alessandro Gattara)

SMA MODENA
Alessandro Gattara

TEODAILY – Il mondo discute sull’eredità di Papa Francesco: è stato un riformatore sì o no?

Ne parlano televisioni e giornali, anche quelli finanziari come Il Sole 24 Ore, dove poco spazio (ma mai banale) viene concesso ai temi spirituali. Certo non poteva esimersi Teodaily, a cui in particolare faccio riferimento (leggi: † La rivoluzione mancata di Papa Francesco – di Andrea Marsiletti) in queste poche righe.

Non intendo offrire in nessun modo un giudizio sul lascito teologico di Papa Francesco, ma piuttosto una semplice riflessione sul piano politico. È curioso notare come ora tutti si affrettino a sottolineare per quali motivi lo ricorderanno.

Io non credo che Papa Francesco sia stato rivoluzionario, né che dovesse necessariamente esserlo. Non è necessario essere rivoluzionari per guidare la Chiesa cattolica nelle sue funzioni pastorali, dottrinali e di culto. Se, invece, è risultato o risulterà tale è forse perché è il mondo che gira al contrario.

Ha avuto, tuttavia, diversi primati, oltre ad essere stato il primo Pontefice gesuita, il primo proveniente dalle Americhe, il primo dell’emisfero australe.

Ha innovato il linguaggio della Chiesa, portandolo a un livello più comprensibile ai fedeli. Il rigore sul piano estetico non è sfuggito neanche ai più distratti, ma è con le encicliche Laudato Si’ e Fratelli Tutti che ha inciso profondamente nelle coscienze e nelle agende politiche globali, richiamando l’umanità al dovere di perseguire il bene comune per il bene di tutti.

Per dodici anni ha guidato la Chiesa con umiltà e fermezza, allontanandola dal clericalismo e indicandole una nuova via di servizio, incarnando fino in fondo il significato del suo motto: Miserando atque eligendo. Non solo, quindi, attraverso l’elaborazione di una dottrina, ma attraverso la coerenza dell’esempio.

Riformare un’Istituzione come la Chiesa Cattolica non si può certo fare in dodici anni, ammesso che abbia senso farlo o che si possa realmente farlo. Quanto resterà di questo Pontificato, se sarà stato un’eccezione o se avrà iniziato un nuovo lungo corso, lo vedremo adesso.

Alessandro Gattara, sindaco di Roccabianca