PARMA CALCIO 1913: Sepe, Iacoponi, Barillà, Scozzarella (27′ st Stulac), B. Alves (cap.), Siligardi (17′ st Sprocati), Gervinho (39′ st Ciciretti), Gagliolo, Rigoni, Inglese, Bastoni.
A disposizione: Frattali, Bagheria, Deiola, Ceravolo, Gobbi, Di Gaudio, Gazzola, Dezi, Biabiany.
All.: D’Aversa
BOLOGNA FC 1909: Skorupski, Nagy, Santander (34′ st Destro), Mattiello, Mbaye, Helander, Danilo, Palacio, Dzemaili (cap.) (24′ st Orsolini), Svanberg, Calabresi.
A disposizione: Da Costa, Santurro, Gonzalez, De Maio, Paz, Krejci, Donsah, Valencia, Okwonkwo, Falcinelli.
All.: Inzaghi.
Arbitro: Sig. Rosario Abisso di Palermo. Assistenti: Sigg. Giacomo Paganessi di Bergamo e Domenico Rocca di Vibo Valentia. IV Uomo: Sig. Francesco Fourneau di Roma 1. V.A.R: Sig. Marco Piccinini di Forlì. A.V.A.R.: Sig. Damiano Di Iorio di Vco.
Note – Calci d’angolo: 4-2. Ammoniti: B. Alves (P), Siligardi (P), Nagy (B), Scozzarella (P), Mattiello (B), Danilo (B). Espulsi: . Recupero: 1’pt, 4’st. Spettatori: 15.058 (12.959 abbonati, 2.099 paganti di cui 1.166 ospiti) per un incasso di 163.902,82 Euro.
Al termine della gara conclusa per 0-0 contro il Bologna al Tardini, Mister Roberto D’Aversa ha incontrato i giornalisti.
Ecco le sue parole:
“Abbiamo creato alcune situazioni come quella dopo pochi minuti. Nel primo tempo si è fatto meglio rispetto al secondo, nonostante non abbiamo vinto la partita abbiamo concesso poco. A volte la voglia di vincere una partita ti porta a spingerti molto in avanti, nella ripresa sotto l’aspetto dell’equilibrio abbiamo lavorato bene soprattutto sulle marcature preventive. Alcuni giocatori stanno tirando dall’inizio del campionato e avrebbero bisogno di un po’ di riposo ma questo non è possibile, poichè abbiamo delle difficoltà soprattutto nel reparto difensivo; l’aspetto positivo è che abbiamo recuperato Gervinho che ha fatto gran parte della partita, il suo minutaggio ci può servire per le altre partite. Dobbiamo cercare di chiudere il girone nel miglior modo possibile, per poi poter riposarci, mancano altre due gare quindi abbiamo ancora tempo prima di poter staccare”.
“Lo scontro diretto è importante se lo vinci, ma lo è altrettanto se non permetti ai tuoi avversari di avvicinarti in classifica. Se analizziamo la partita avremmo meritato qualcosa in più noi, però il calcio è fatto di episodi, di cattiveria, di determinazione: quando incontriamo quelle squadre che non ti lasciano molti spazi bisogna essere bravi a sfruttare quelle poche occasioni che si vengono a creare e su questo non siamo stati bravissimi”.
“Non mi è piaciuto il fatto che potevamo pazientare ancora cercando di andare da una parte all’altra del campo perché gli spazi non arrivavano cercando di liberare l’area, invece di cercare in verticale Roberto Inglese contro difensori fisicamente strutturati: non abbiamo sfruttato le caratteristiche di Roberto ed è un peccato. Non è semplice quando si affronta una squadra che viene a giocare in questa maniera, dovevamo essere bravi a sfruttare l’occasione creata ma bisogna ragionare in maniera positiva ed abbiamo mantenuto gli stessi punti di distacco dal Bologna“.
“Gervinho è un giocatore che sfrutta le proprie caratteristiche in campo aperto, ma anche tra le linee può essere devastante perchè se servito da un giocatore agile nel breve è anche bravo tecnicamente, il problema di oggi è stato nella costruzione del gioco nelle zone basse, principalmente dai terzini; spesso già con lo stop ci siamo chiusi le giocate al primo giro palla. I gol su azione? Da allenatore cerco di valutare le partite nel miglior modo possibile. Qualche tempo fa si parlava di una squadra che non aveva fatto ancora gol su palla inattiva, adesso si parla dei gol su azione. Dipende da come vogliamo affrontare questo campionato: se pensiamo di poter vincere sempre allora c’è da preoccuparsi, ma io in questo momento non sono assolutamente preoccupato, quelli che devono preoccuparsi sono altri; il Bologna a inizio anno non pensavamo dovesse lottare per salvarsi, dunque cerchiamo di guardare gli aspetti positivi. Le aspettative sono importanti anche per i giudizi: se pensiamo di dover fare un campionato di vertice allora c’è da preoccuparsi, se pensiamo di dover fare un campionato per la salvezza non sono preoccupato, poi è chiaro che ci sono aspetti da migliorare”.