“Parma Territorio d’Acque”: conclusi gli interventi di recupero dei sotterranei presenti in piazza Garibaldi

Il ripristino e la riqualificazione degli ambienti ipogei del Comune di Parma, i cosiddetti sotterranei di piazza Garibaldi, rientra nel progetto “Parma Territorio d’Acque. Percorsi permanenti didattico culturali sul territorio parmense”, ideato da ArcheoVea, impresa culturale, con il coinvolgimento dell’Azienda Agraria Sperimentale Stuard, di IRETI/IREN, sotto il coordinamento del Comune di Parma, ed è ricompreso tra i progetti di Parma Capitale della Cultura Italiana 2020 + 2021.  

Soddisfazione è stata espressa dai partecipanti che hanno rimarcato il valore aggiunto di un luogo storico della città, oggi recuperato, che coniuga il tema della cultura a quello dell’acqua e dell’ambiente, acqua intesa come risorsa da valorizzare e tutelare. Tra questi erano presenti Federico Pizzarotti – Sindaco di Parma; Tiziana Benassi – Assessora alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma, Ines Seletti – Assessora alla Scuola del Comune di Parma; Michele Guerra – Assessore alla Cultura del Comune di Parma; Sebastiano Pizzigalli – Consigliere Comunale con Delega alle Politiche Agricole ed ai rapporti con il territorio del Comune di Parma; Mia Marchini – Tecnologa alimentare Azienda Agraria Sperimentale Stuard; Filippo Fontana e Francesco Garbasi – ArcheoVea Impresa Culturale; per Iren Giacomo Malmesi, nel CdA di Iren, in rappresentanza di Parma, e Claudia Civardi, Responsabile Emilia Comunicazione Territoriale Iren. Con loro anche diversi consiglieri comunali.  

Esso ha puntato a rendere sicuri e fruibili gli spazi che si trovano al disotto del palazzo Municipale, di origine medievale, collegati, poi, all’antico acquedotto Farnesiano che corre da piazza Garibaldi verso via Farini. Gli spazi ristrutturati sono oggi utilizzabili in sicurezza da parte del personale addetto alla manutenzioni dell’acquedotto e soprattutto sono aperti alla cittadinanza, prevedendo visite turistiche ad hoc. Il percorso sotterraneo corre da piazza Garibaldi, lungo via Farini, per una lunghezza di circa 200 metri, verso lo stradone.  

Il progetto “Parma Territorio d’Acque” coinvolge 13 Comuni della Provincia, oltre a Parma, con l’obiettivo di creare un’infrastruttura turistica, culturale e didattica dedicata al tema dell’acqua, intesa come risorsa, e che ne metta in evidenza l’importanza. L’acqua come bene che non va sprecato ed il suo uso ottimizzato, con la valorizzazione dei luoghi connessi alla rete degli interventi previsti, e si fonda su studi storici, filologici e contributi digitali fino ad oggi mai interpretati. “Parma Territorio delle Acque” tocca, infatti, percorsi turistico-culturali e didattici, fortemente improntati sulle tematiche di sostenibilità, ambientale secondo diversi filoni: “Acqua e culti”, “Acqua, prodotti tipici e innovazione”, “Acqua, gallerie, acquedotti, chiuse e canali medievali”, “Acqua e aree naturalistiche” e si caratterizza per un elevato livello di inclusione, dal momento che coinvolge ogni fascia d’età: dalle scuole al turismo esperienziale, ma anche le organizzazioni e associazioni del territorio. 

Il ripristino e riqualificazione degli ambienti ipogei del Comune di Parma rientra nel filone “Acqua, gallerie, acquedotti, chiuse e canali medievali”, un luogo nascosto, ma estremamente suggestivo e ricco di valore storico. La Galleria delle Fontane e gli spazi sotterranei della piazza, completamente recuperati grazie a Comune di Parma e Iren Spa, diventano, così, il luogo dove i temi dell’acqua incontrano l’orizzonte contemporaneo della sostenibilità ambientale e della consapevolezza del valore della risorsa idrica. Un allestimento che riporta il visitatore indietro nel tempo nella storia della città, fino a percorrere la galleria sotterranea che corre lungo via Farini, con l’acquedotto farnesiano del Cinquecento e il suo rifacimento ottocentesco. Al termine dell’esperienza si risale in superficie davanti alla libreria Feltrinelli di via Farini. 

A partire dal mese di ottobre sarà possibile prenotare, tutti i giorni, le visite guidate all’indirizzo www.mylocaltour.it e al numero 3534337984.  

SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO  

La città riscopre uno spazio medievale celato dal fascino della leggenda 

Gli spazi sotterranei presenti al di sotto di piazza Garibaldi, e accessibili attraverso lo IAT, rappresentano un’eccezionale finestra sulla storia della nostra città. Il luogo rappresenterà l’hub principale di prima informazione riguardante i percorsi sul territorio e le modalità di visita dei luoghi in rete, che saranno presentati all’interno di un suggestivo allestimento valorizzato da videoproiezione. 

I 4 ambienti, particolarmente suggestivi, comunicano, fin dal primo momento della discesa, la sensazione dell’ingresso in un altro mondo, così vicino al clamore della città contemporanea e allo stesso tempo così proiettato lontano nel tempo. Scorgendo i passaggi che collegano, ad anello, le stanze, e lo stretto corridoio che le mette in comunicazione con la Galleria delle Fontane, è possibile vivere un’esperienza che conduce alla scoperta di una delle più grandi opere che hanno contraddistinto il fervore culturale di una Parma da poco divenuta capitale del Ducato Farnesiano.  

L’impianto medievale di queste stanze, subisce, infatti, una significativa modificazione a partire dalla fine del XVI secolo. E’in questo momento, per volontà del duca Ottavio Farnese, che Parma si dota di un’infrastruttura scomparsa in città con l’abbandono delle opere romane nel periodo tardoantico: l’acquedotto. I tubi in ceramica, visibili in loco per circa 1 metro, portavano l’acqua necessaria per alimentare la prima fonte pubblica di Parma, posta nello stesso luogo dove ancora oggi sorge la fontana più amata dai parmigiani detta dei du brasé. 

Scendendo sottoterra si ha la sensazione di compiere un vero e proprio viaggio nel tempo che lambisce luoghi tanto significativi da essere entrati nell’immaginario tradizionale della città. Diversi parmigiani hanno sentito raccontare della galleria che, correndo sotto via Farini, collegava il palazzo della Pilotta con la Cittadella, permettendo il passaggio di truppe, carrozze, cavalli e fuggiaschi. Dietro questa leggenda si cela l’intervento, Ottocentesco, che ripristina l’ormai obsoleto acquedotto farnesiano costruendo una galleria ispezionabile con mensoline per la sospensione dei tubi.  

Grazie al passaggio che si apre nell’ultima stanza sulla sinistra è possibile ammirare, in condizioni di sicurezza, un lungo tratto della galleria che, con la sua struttura a volta e le mensole accuratamente rifinite, si perde nel buio del sottosuolo. Questo luogo grazie alla suggestione e all’emozione che comunica, e alla posizione centrale e strategica, ha le caratteristiche per diventare, nell’ambito del progetto “Parma territorio d’acque”, il teatro del racconto non solo di quelle vicende storiche nascoste ai più ma soprattutto di una particolarità che caratterizza Parma e il suo territorio rispetto alle altre città emiliane: la peculiare ricchezza idrica rimasta costante nel corso del tempo. Infine, l’occasione del traguardo di Parma 2020+2021, permette di sperimentare e programmare i percorsi di visita previsti dal progetto che mettono in rete i luoghi più significativi, in città e nel territorio, nei quali scoprire il tema sia nelle sue evoluzioni storiche sia nella sua importanza attuale aumentando così la consapevolezza dell’importanza quotidiana della risorsa idrica e delle politiche ad essa collegate.  

perlavalbaganza