Parma-Torino 0-3. Liverani: “Alla squadra non posso rimproverare di non provare a giocare”

foto: parmacalcio1913.com

Parma-Torino 0-3

Marcatori: 8′ pt Singo, 44′ st Izzo, 50′ st Gojak

PARMA CALCIO 1913: Sepe, Iacoponi, Gagliolo, Karamoh (30′ st Mihaila), Cornelius, Kurtic, B. Alves (cap.), Hernani Jr (15′ st Sohm), Osorio (15′ st Busi), Brunetta (15′ st Inglese), Kucka (40′ st Cyprien).
A disposizione: Colombi, Balogh, Brugman, Laurini, Valenti, Ricci, Camara.
Allenatore: Liverani

TORINO FC 1906: Sirigu, Bremer, Lyanco, Izzo, Lukic, Belotti (cap.), Rodriguez, Singo, Verdi (24′ st Gojak), Linetty (41′ st Segre), Rincon.
A disposizione: Rosati, Milinkovic-Savic, Baselli, Zaza, Edera, Meite, Bonazzoli, Vojvoda, Murru, Nkoulou.
Allenatore: Giampaolo.

Arbitro: Sig. Daniele Doveri (Roma 1). Assistenti: Sig. Fabiano Preti (Mantova) – Sig. Davide Imperiale (Genova). Quarto uomo: Sig. Manuel Volpi (Arezzo). V.A.R.: Sig. Paolo Valeri (Roma 2). A.V.A.R.: Sig. Alessio Tolfo (Pordenone).

Angoli: 9-3. Ammoniti: Gagliolo (P), Verdi (T), B. Alves (P), Izzo (T). Recupero: 1’pt, 5′ st.

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Al termine di Parma-Torino, ecco il commento di Mister Liverani.

“Sicuramente è un momento complicato, ma alla squadra non posso rimproverare di non provare a giocare, di non creare qualcosa. Quello che ci manca è quel guizzo, è un problema che abbiamo non perché non creiamo, ma perché non riusciamo a fare la scelta determinante per poter fare gol. Si tratta di un problema che dobbiamo risolvere”.

“Per poter vincere ci vuole qualche spunto che delle volte viene dal gioco corale, che è stato creato; ma anche dalle giocate individuali. Per vincere le partite in questo campionato ci vuole un po’ più di determinazione nell’inventarsi la giocata e non essere troppo scolastici. La squadra gioca, lavora, costruisce, ma ci manca quel guizzo individuale di una giocata, un dribbling in area, di un assist. Per vincere le gare ci vuole qualche guizzo che ogni tanto ti può spostare la partita”.

“Non credo che possiamo guardare troppo a chi incontriamo, l’unica cosa che possiamo fare è lavorare con convinzione, credere anche nelle difficoltà in quella positività che ti porta a lavorare, a migliorare, non ci sono altre cure”.

 

 

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