Parma città contro la pena di morte

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30/11/2010
h.11.50

Oggi si celebra in 1.302 città del mondo di 85 paesi, tra cui 64 capitali, la nona edizione della giornata internazionale “Città per la vita, città contro la pena di morte”, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio.
Non è un caso che la scelta sia caduta sul 30 novembre; in questo giorno, infatti, nel 1786 il Granducato di Toscana, primo Stato europeo, aboliva dal suo ordinamento la pena capitale. Da tale data molti passi avanti sono stati compiuti, ma tanti ne restano ancora da compiere. Debellate la schiavitù e la tortura, almeno nei Paesi segnati da una reale e solida democrazia, la pena di morte rimane l’ultimo residuo del passato da spazzare via.
Attualmente oltre i due terzi degli Stati hanno abolito legalmente o di fatto la pena di morte.
Tuttavia nel 2009 sono state oltre 5.670 in 23 nazioni le condanne a morte eseguite di cui si ha conoscenza dai dati ufficiali. Secondo il Rapporto 2010 di “Nessuno tocchi caino” il 98% di tutte le esecuzioni capitali sono state portate a termine in cinque paesi: Cina (5.000), Iran (402), Iraq (77), Arabia Saudita (69) e Stati Uniti d’America (52).
La pena capitale abbassa la società intera a livello di chi uccide. Anche di fronte a chi ha compiuto crimini orrendi abbiamo il dovere di essere migliori, proprio per confermare che è ingiusto, sempre, uccidere.
Unitamente a varie iniziative a favore dell’abolizione della pena capitale, un monumento caratteristico di ognuna delle città aderenti sarà questa notte illuminato a festa, al fine di sensibilizzare la società civile alla battaglia contro la pena di morte.
Anche il nostro Comune ha aderito alla giornata internazionale “Città per la vita, città contro la pena di morte” illuminando l’Arco di San Lazzaro; auspichiamo che anche per le prossime edizioni si rinnovi l’adesione a questa meritevole iniziativa.

Stefano Bianchi
Consigliere Comunale

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