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30/03/2011
h.15.50
Discussa in mattinata, in Regione Emilia-Romagna, l’interpellanza a firma Fabio Filippi sul rilancio e lo sviluppo del settore lattiero-caseario regionale.
“Il Parmigiano Reggiano – ha sottolineato il Consigliere Filippi – è prodotto essenziale per la nostra economia. E’ necessario collaborare con il comparto produttivo lattiero-caseario e programmare iniziative di rilancio e a tutela di un settore di fondamentale importanza per vaste aree della regione.
“E’ necessario – ha aggiunto Filippi – semplificare il sistema, occorre incentivare i produttori, in particolare quelli di montagna, essenziali nell’economia di un territorio già svantaggiato. Sarebbe sufficiente individuare differenti livelli di qualità, di un prodotto con caratteristiche esclusive. Da anni proponiamo di distinguere il formaggio in due categorie legate alla geografica e alla produzione: di montagna e di pianura. Non servono a nulla le catalogazioni introdotte dalla Regione, collegate alla stagionatura (aragosta, argento e oro), le massaie fanno solo più confusione.”
L’Assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni ha minimizzato il problema, si è limitato ad elencare le misure, previste dalla Regione, a favore del lattiero-caseario ed a esporre le iniziative rivolte al sistema di filiera.
“Sono – ha concluso il Consigliere del Pdl – i finanziamenti alla filiera che mandano in crisi le aziende agricole tradizionali. Filiera vuol dire ‘comunistizzare’ l’agricoltura: scelte che agevolano solo le cooperative.
Rabboni ha omesso di dire che i fondi regionali andranno, in gran parte, a rinforzare le casse dell’Asse 1, capitolo che interessa solo marginalmente le aziende agricole tradizionali. La Misura 121, relativa allo sviluppo delle imprese agricole, riceverà solo le briciole.
Dai dati forniti dalla Provincia di Reggio Emilia emerge uno stanziamento di fondi regionali riservati alle strutture agricole provinciali pari a 954.000 euro, fondi in grado di coprire solo 4 interventi sulle 60 richieste di intervento. Questa è la realtà, le altre solo parole.
Anche questa volta Rabboni ha riempito le casse delle cooperative lasciando a bocca asciutta le tante imprese agricole refrattarie al progetto di filiera.”