“Perché un giovane sceglie di fare politica nell’Idv”

SMA MODENA

06/02/2011
h.10.10

New Sensation“, la politica vista dai ventenni e dai trentenni.
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Intervista a Michele Pellerzi, dei giovani dell’Italia dei Valori di Parma.

Cosa ha convinto un ragazzo giovane come te ad avvicinarsi alla politica attiva, e all’Italia dei Valori in particolare?
Innanzitutto, voglio ringraziarti per questa opportunità che mi offri con questa intervista.
Posso dire di essermi sempre interessato alla politica e alla situazione italiana fin da quando avevo 14-15 anni. In principio alquanto superficialmente e con il passare degli anni in modo sempre più specifico cominciando ad informarmi su chi erano e cosa avevano fatto i politici che vedevo in televisione o sui giornali, su quali partiti rispecchiavano le idee che portavo dentro e sul passato politico del nostro Paese.
Vedendo che purtroppo l’Italia è un Paese che non cresce economicamente, con una classe politica governante corrotta, con un Presidente del Consiglio che pensa solo ai propri affari, economici e giuridici, ho capito che non potevo starmene con le mani in mano arrabbiandomi e criticando senza fare nulla di concreto. Sono entrato, quindi, a far parte dell’Italia dei Valori in quanto essa rappresenta un’alternativa di Governo sincera, dalla parte dei cittadini, che racchiude i miei valori e la mia idea di politica, quella racchiusa nella Costituzione.
Inoltre l’Italia dei Valori è l’unico partito che si può vantare di aver sempre fatto, e di continuare a fare, una dura ed intransigente opposizione ad un Governo assolutamente inefficiente.

Secondo te perchè tanti elettori hanno abbandonato il PD per scegliere l’IDV?
Noi portiamo avanti il nostro pensiero e non lo facciamo per portare via voti al PD ma per essere coerenti con il nostro pensiero.
L’IDV ha dimostrato di essere coerente con le proprie idee e i propri valori conducendo battaglie che altri si sono sempre rifiutati di condurre: difendendo i diritti dei lavoratori stando dalla parte della FIOM e contro Marchionne, essendo l’unico partito ad aver presentato una contro-manovra economica basata su investimenti reali, promuovendo la campagna dei tre Referendum (contro la privatizzazione dell’acqua, nucleare e legittimo impedimento), ecc.
Ha dimostrato coraggio e profonda onestà nel dire tutta la verità su Berlusconi nella sede più apposita, il Parlamento. Non è caduta nelle mille trappole tese dalla maggioranza, dei vari dossier, del fango mediatico volto a far credere alla popolazione che l’Italia dei Valori è uguale a tutti gli altri, dimostrando che è un partito pulito, chiaro e trasparente.
Questi credo che siano i fatti che parlano per l’Italia dei Valori.

A Parma che rapporto c’è tra i giovani dell’Idv e il partito? Siete solo della manovalanza per i banchetti o potete incidere un pò nelle decisioni?
Sono orgoglioso di poter affermare che la situazione a Parma tra giovani e “senior” del partito è ottima. Il sottoscritto e la maggior parte degli under 30 dell’IdV fanno parte del direttivo provinciale. Posso affermare con serenità che i giovani svolgono un ruolo importante nelle decisioni da prendere per il territorio.
Analogamente, per quanto riguarda i banchetti, le frequentazioni sono assolutamente volontarie dettate solo dalla nostra passione. Vi è una grandiosa collaborazione tra noi giovani e gli over 30 sia per quanto riguarda l’organizzazione, sia per la partecipazione fisica agli stessi.

Che opinione hai delle politiche per i giovani promosse dal Comune di Parma?
Purtroppo non vedo alcuna intenzione da parte del sindaco di procedere verso una politica concreta ed incisiva per i giovani. Come per ogni aspetto della linea politica dell’amministrazione comunale, anche per quanto riguarda i giovani, la politica dell’immagine è sempre l’unica a regnare: tante parole, pochi fatti.
Il Comune ritiene il progetto Engioi la risposta a tutte le domande che concernano il mondo giovanile ma un’amministrazione responsabile deve guardare oltre e non può pensare che null’altro debba o possa essere fatto. Personalmente, credo che per quanto riguarda i trasporti si possa fare molto di più: offrire agevolazioni agli studenti, anche in vista dell’aumento dei prezzi. Come Italia dei Valori abbiamo intenzione di proporre sconti precisi e consistenti sui biglietti o sugli abbonamenti dell’autobus per gli studenti universitari.
Inoltre, ritengo che la socialità e il rifiuto della predominanza dell’apparire sull’essere debbano essere valori da insegnare tramite campagne di sensibilizzazione ed iniziative continue. I giovani sono un caposaldo dell’Italia dei Valori di Parma, in quanto viviamo in una città universitaria che deve assolutamente valorizzare al massimo il grande bagaglio culturale e sociale che ci viene offerto dagli studenti.

Bernazzoli, Pagliari, Guarnieri, uno della società civile… hai in mente un candidato sindaco del centrosinistra in vista delle elezioni comunali del 2012?
La questione delle elezioni comunali di Parma del 2012 mi sta particolarmente a cuore in quanto credo che la nostra città meriti un sindaco e un’amministrazione di gran lunga migliori rispetto a quelli attuali.
La situazione è estremamente delicata. L’amministrazione Vignali lascerà un bilancio disastroso, colmo di debiti, una miriade di società partecipate piene di problemi finanziari e gestionali… sicuramente chi viene dopo dovrà rimboccarsi le maniche, per usare un eufemismo. Personalmente non ritengo la Guarnieri adatta a candidarsi come sindaco. Le primarie potranno essere uno strumento utile per la scelta, ma a patto che queste non diventino l’ennesima guerra interna al centrosinistra la quale non farebbe altro che nuocere a noi stessi.
Quando sarà tempo di scelte, verranno prese decisioni in merito ma ritengo, innanzitutto, indispensabile un confronto chiaro sui programmi e sulle idee da portare avanti.

Sei favorevole o contrario all’inceneritore di Parma? Quanto credi questo argomenti inciderà nella campagna elettorale del 2012, considerata la grande mobilitazione che il tema ha dimostrato di suscitare?
Credo che una semplice distinzione tra l’essere favorevole e l’essere contrario all’inceneritore sia alquanto limitativo. Piuttosto si può impostare una discussione nel merito, considerando e valutando le scelte intraprese e analizzando accuratamente le caratteristiche specifiche dell’impianto di termovalorizzazione.
In estrema sintesi, penso sia fondamentale la gestione ottimale dell’impianto così come prevede l’autorizzazione emessa, sottolineando l’importanza di una stretta collaborazione tra Comuni, Provincia e associazione ambientaliste per quanto riguarda i progetti esecutivi e affinamenti progettuali.
Pertanto, ritengo che l’incenerimento, purtroppo, sia un processo di smaltimento rifiuti necessario nella situazione in cui si trova la Provincia di Parma. 

                                                                                Andrea Marsiletti

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