Siglata la convenzione tra Azienda Ospedaliera, Ausl, Avis e Adas-Fidas. Un sistema di raccolta sempre più coeso. Perché ci sono mille buoni motivi per donare. Anche prima di andare in vacanza
Le aziende sanitarie della provincia fanno squadra per garantire la gestione ottimale della rete regionale tra tutti gli attori coinvolti. Questa mattina, nella Sala consiglio dell’Ospedale, è stato siglato il rinnovo della convenzione che definisce i criteri e i ruoli nell’ambito del processo di raccolta sangue tra l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, l’Ausl e le associazioni di volontariato dei donatori della provincia di Parma. Il documento è stato firmato da Massimo Fabi, Direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, Elena Saccenti, Direttore generale dell’Azienda Usl, dal Presidente di Avis provinciale Roberto Pasini e dalla Presidente di Adas-Fidas provinciale Ines Seletti.
Una convenzione – spiegano i firmatari – che rafforza il sistema sangue provinciale e mantiene alta l’attenzione sulla promozione della donazione del sangue. “Grazie alla stretta collaborazione con il volontariato – precisa Alessandro Formentini, direttore del servizio trasfusionale del Maggiore – rispondiamo al fabbisogno terapeutico della provincia di Parma e ci raccordiamo con il centro di raccolta sangue regionale per la gestione di eventuali eccedenze”.
Leonardo Marchesi, referente piano sangue AUSL di Parma – anche se non presente oggi – tiene a ricordare che “Il sistema sangue provinciale è uno degli ambiti dove la collaborazione tra le Aziende Sanitarie ed il Volontariato ha raggiunto i risultati migliori, in un settore che è determinante per il funzionamento del servizio sanitario nei nostri Ospedali e nel nostro territorio. Per questo dobbiamo ringraziare i Donatori e la loro dirigenza organizzativa.”
Nel dettaglio, la convenzione sancisce la gestione della raccolta del sangue nella provincia di Parma da parte dell’Ospedale Maggiore e definisce il ruolo delle associazioni nella promozione della donazione. Avis e Adas-Fidas provvedono al reclutamento e alla chiamata dei donatori con il coordinamento del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma che effettua la raccolta di sangue intero, plasma e piastrine. L’Avis provinciale effettua la raccolta tramite l’Unità di Raccolta convenzionata, nei punti individuati nel territorio provinciale accreditati, garantendo che le attività siano effettuate in conformità alle procedure tecniche stabilite dall’Ospedale e dall’Azienda Usl di Parma, che sovrintende ai rapporti di rete provinciale, partecipando attivamente al coordinamento del sistema sangue. Presente alla sottoscrizione della convenzione la dottoressa Mariateresa Luisi, della direzione sanitaria del Maggiore, che ha curato la redazione dell’accordo firmato oggi in sala consiglio.
I dati della raccolta sangue della Regione Emilia-Romagna confermano l’autosufficienza. Nel 2017 le unità raccolte di sangue intero sono state 216.479, le unità trasfuse 201.552. Dati che confermano la capacità del sistema regionale di essere autosufficiente e di riuscire anche a fornire unità di sangue alle regioni che più ne hanno bisogno: 6.159 quelle inviate lo scorso anno. Complessivamente stabili i nuovi donatori: 16.171 nel 2017 rispetto ai 16.634 nel 2016. Il numero maggiore di donatori si registra nella fascia d’età 18-25 (5.675, di cui 2.854 donne e 2.821 uomini). Si è registrato un lieve calo delle unità raccolte, che però è associato ad una diminuzione delle unità trasfuse. Il Centro regionale sta lavorando assieme alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per promuovere il buon uso del sangue, ovvero un utilizzo appropriato alle necessità e alle condizioni del paziente.
E’ di questi giorni l’avvio della campagna di comunicazione della Regione Emilia-Romagna, che ricorda l’importanza del dono, anche prima di partire per le vacanze, e lancia l’#IoTiRaccontoChe. Tutte le informazioni su come diventare donatore sono disponibili nel sito regionale www.donaresangue.it