Piscina via Zarotto, nessun cambio di nome

07/01/2009
h.16.50

La risposta del Comune di Parma:
Il Comune di Parma intende sottolineare come non vi sia stato alcun cambio di intitolazione alla piscina di via Zarotto, semplicemente perché tale struttura non era mai stata intitolata a nessuno. A testimonianza c’è la prova che nessun atto di Giunta, che rappresenta il documento giuridico che sancisce le intitolazione a vie, luoghi o strutture, è mai stato preso per dare il nome alla piscina di via Zarotto.
Dunque a metà degli anni Settanta a Giacomo Ferrari fu intitolato il parco ma non la struttura natatoria che, ultimata nel 1978, rimase senza nome prendendo “comunemente” quello del parco che la ospitava.
Lacuna colmata solo nell’ultima riunione della Commissione toponomastica che ha deciso l’intitolazione della piscina al medico e sportivo Luigi Anedda.
Resta ovviamente intitolato all’ex sindaco di Parma il parco attorno alla piscina.

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07/01/2009
h.11.00


Il comunicato del PDCI di Parma:
La Commissione toponomastica del Comune avrebbe proposto una nuova intitolazione per la Piscina comunale di via Zarotto, che da oltre vent’anni è invece conosciuta dai cittadini come impianto sportivo dedicato alla figura di Giacomo Ferrari, comunista, comandante unico delle formazioni partigiane, prefetto di Parma per il Cln, eletto all’Assemblea costituente e ministro in due Governi De Gasperi, senatore della Repubblica in tre Legislature e sindaco della città per più di un decennio. E del resto, che la struttura abbia già questa intitolazione trova anche testuale conferma, semmai occorresse, nello steso sito web del Comune proprio là dove si elencano puntualmente gli impianti sportivi esistenti.
Ma secondo i Comunisti Italiani – che chiedono, peraltro, che l’improvvida proposta venga prontamente ritirata – non c’è affatto da stupirsi: è un’ulteriore conferma di quella linea e di quei comportamenti del Comune contraddistinti, se non dal disprezzo, dall’indifferenza nei confronti di chi ha generosamente rappresentato, pagando duramente di persona, i valori dell’antifascismo e della Resistenza.
Non a caso, ad esempio, il Comune desolatamente diserta le commemorazioni della morte dell’eroe delle Barricate del ‘22, Guido Picelli, già deputato comunista caduto in difesa della Spagna repubblicana, e continua ad essere latitante nei confronti dell’iniziativa dell’erezione in Oltretorrente di un monumento a suo ricordo promossa da tempo dalle Associazioni partigiane e antifasciste. 

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