Polizia provinciale: molti interventi, poco personale

Si è riunito oggi in Provincia il Tavolo di coordinamento ambientale, con il Presidente della Provincia Diego Rossi, i Delegati Andrea Mari (Caccia e Pesca) e Marco Trevisan (Ambiente), il Comandante della Polizia Provinciale Sergio Peri, presenti sindaci e assessori all’Ambiente del territorio, i responsabili di Arpae, Parchi del Ducato, Gal del Ducato, Stacp – Servizio Regionale Agricoltura, Caccia e pesca.

Il Presidente Rossi ha sottolineato l’importanza della presenza della Polizia provinciale sul territorio, pur con tutti i problemi derivanti dalla carenza di personale, per il controllo dell’eccesso di fauna selvatica, che ha ricadute sia sull’agricoltura sia sulla sicurezza stradale.

Il Delegato alla Caccia e Pesca Mari ha ricordato anche le problematiche sanitarie connesse alla fauna selvatica: i cinghiali possono portare peste suina classica e africana, i corvidi sono portatori di West Nile, Chikungunya e trichellosi, la nutria di leptospirosi. E ha auspicato che per gli agricoltori muniti di licenza di caccia possano sparare ai cinghiali che li danneggiano, come già accade in Lombardia.

Il Delegato al’Ambiente Trevisan ha espresso la speranza che la Polizia provinciale possa anche intervenire in futuro per reprimere i reati ambientali, come l’abbandono di rifiuti.

Il Comandante della Polizia Provinciale Sergio Peri ha rendicontato l’attività della Polizia Provinciale e ha dettagliato i problemi legati alla fauna selvatica che si riscontrano sul territorio.

Sono state quindi esaminate le prospettive del settore e sono state avanzate alcune proposte: un rafforzamento della Polizia provinciale (come sembra l’intendimento della Regione Emilia-Romagna), oppure una sua nazionalizzazione o regionalizzazione.

Per il problema cinghiali è stata proposta la possibilità di abbattimento diretto da parte degli agricoltori, la creazione di un nucleo di “ausiliari” a supporto della Polizia provinciale, composto da Guardie volontarie, una squadra di controllo alle dirette dipendenze della Polizia provinciale, infine una convenzione col Centro di Lavorazione Parco per il conferimento dei cinghiali abbattuti.

LE COMPETENZE DELLA PROVINCIA dopo le riforme del 2014-2015
Sono tornate tutte alla Regione: le competenze ambientali, comprese quelle di vigilanza, le competenze relative alla Pianificazione faunistico – venatoria e la protezione della Fauna selvatica e ittica. Spettano invece tuttora alla Provincia: l’attività di vigilanza, l’applicazione di sanzioni amministrative e l’attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica (tranne che nei Parchi e aree protette).

IL PERSONALE DELLA POLIZIA PROVINCIALE: 13 unità: 9 agenti operativi, 1 amministrativo, 3 ufficiali (1 comandante, 1 vice comandante, 1 ispettore, di cui i primi due saranno entrambi pensionati al 1° settembre 2019).
I MEZZI: 9 Fiat Panda a noleggio e un pickup Mahindra 4×4 diesel in proprietà.

FATTORI DI CRITICITA’. Carenza di risorse umane e materiali rispetto alle competenze attribuite, che rendono difficile garantire una presenza costante di presidio del territorio (la normativa regionale prevede almeno due pattuglie in servizio 7 giorni su 7) e coordinare la vigilanza volontaria.
Inoltre vi è una difficoltà di scambio di informazioni con la Regione (che ha modalità diverse di trattamento dati) e non vi è più accesso diretto alle informazioni sulla gestione faunistico – venatoria(albi coadiutori, cartografia, programmi di gestione Atc., ecc.)
I mezzi sono inadeguati, il personale va incrementato (almeno con un istruttore amministrativo, un ufficiale addetto al coordinamento e 2 agenti).

ATTIVITA’
Ha funzioni di Polizia stradale, ma prioritariamente ambientale e ittico – venatoria.

ATTIVITÀ DI POLIZIA STRADALE – Nel 2018 sono stati controllati 152 veicoli, con 29 violazioni amministrative accertate, al Codice della strada e1 incidente rilevato.

POLIZIA VENATORIA ED ITTICA – 201 interventi diretti per l’attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, 1.195 persone controllate per attività venatoria ed ittica, 21 sanzioni in materia di pesca (di cui 10 dirette), 331 in materia di caccia, (di cui 155 dirette).

PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA NUTRIA in ambito extraurbano – Nel 2017 sono 4.469 le nutrie abbattute, circa la metà con gabbie (di Provincia e Comuni), e il resto con arma da fuoco di coadiutori o Polizia provinciale.
Nel 2018 sono state abbattute 4739 nutrie, di cui 1738 con gabbie/trappole, il resto con arma da fuoco.

PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DEL COLOMBO O PICCIONE DI CITTA’ in ambito extraurbano – Nel 2018 sono stati abbattuti 3819 piccioni.
PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLO STORNO: da maggio 2018 abbattuti 123 storni, a cui si aggiungono quelli della caccia in deroga, per cui non si dispone di dati.

PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DEI CORVIDI – Da maggio 2018 sono state posizionate trappole con finalità antipredatorie e di prevenzione danni; l’attività è importante anche per il monitoraggio sanitario in quanto i corvidi sono portatori di West-Nile e Trichinella.
Gli abbattimenti (comunicati dal solo Atc Parma 4): 521 corvidi, 256 cornacchie, 265 gazze

PIANO PROVINCIALE DI CONTROLLO DELLA VOLPE – Nel 2018 sono state abbattute 74 volpi (scopo: controllo predatori, gestione faunistica e monitoraggio sanitario anti Trichinella) a cui si aggiungono i dati dell’attività venatoria (non disponibili).

PIANO PROVINCIALE DI CONTROLLO DEL CAPRIOLO – Nel 2017 abbattuti 26 caprioli, 18 nel 2018 (interventi coordinati dalla Polizia Provinciale o con la sua partecipazione attiva)

PIANO PROVINCIALE DI CONTROLLO DEL CINGHIALE – Nel 2017 vi sono stati 42 abbattimenti della sola Polizia Provincia (il dato complessivo non è disponibile); nel 2018 sono 140 gli animali abbattuti, di cui 45 dalla Polizia Provinciale, il resto dagli Atc.

Per il PROBLEMA VISONI che si è creato a Noceto, la Regione ha inviato ad Ispra la richiesta di poter attivare un Piano di controllo regionale, che, se autorizzato, coinvolgerà anche la Polizia provinciale.

COORDINAMENTO VOLONTARI
Sono 5 le convenzioni attive con associazioni di volontariato, 123 i volontari coordinati in materia di caccia, pesca, ambiente, 1.552 i coadiutori coordinati per l’attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica.

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