Priamo Bocchi (FdI): “Rivedere i criteri di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”

Secondo un rapporto dell’Osservatorio Regionale Sistemi Abitativi (ORSA) dell’Emilia Romagna, nel 2018 solamente il 54% delle domande di alloggio popolare ammesse alle graduatorie è stata presentata da residenti di cittadinanza italiana mentre nella sola fascia comprendente un numero di componenti il nucleo famigliare maggiore di tre, la percentuale delle domande di cittadini stranieri extraeuropei raggiunge il 46%.

I dati del solo capoluogo (Bologna) riguardanti le nuove assegnazioni ERP riportano che nel 2014 il 57,74% degli alloggi è finito a stranieri, nel 2015 tale percentuale è salita al 58,67%, per arrivare nel 2016 al 57,6%. Un dato aggregato è fornito anche da un report del Comune di Bologna: dal 2012 al 2016 gli assegnatari Erp sono in maggioranza (54%) cittadini non italiani. Infine, nel 2017 la quota di nostri concittadini si era fermata al 47%. E nel 2018, nell’ultimo bando, su 219 case consegnate il 52% è andato a extracomunitari, il 7,7% a cittadini Ue e solo il 40,1% agli autoctoni.

Alla luce di questi dati appare evidente come sia necessario attuare dei correttivi nei criteri di assegnazione previsti dalla regione Emilia Romagna per non penalizzare i residenti italiani. Bisognerebbe modificare “il requisito della residenza in regione che dovrebbe essere di 10 anni minimo, mentre ora è solo di 3. Ciò induce oggi moltissime famiglie italiane che ne avrebbero bisogno a non presentare nemmeno la domanda, certi che non riuscirebbero mai ad accedere ad un alloggio popolare. L’intento della modifica auspicata non è quello di discriminare o penalizzare alcuno, quanto semmai di premiare, in base ad un corretto concetto di equità e diritti acquisiti, quei cittadini che hanno una maggiore anzianità di residenza.

All’interno di un progetto di modifica dei criteri di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, sarebbe inoltre opportuno rendere finalmente obbligatoria la presentazione di documenti certificanti l’assenza di diritti di proprietà su immobili a uso abitativo nello Stato estero di provenienza ed escludere dalle graduatorie quelle famiglie al cui interno figuri un membro condannato per reati finanziari o associativi.

Priamo Bocchi
Candidato al consiglio regionale Emilia Romagna per Fratelli d’Italia

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