Pronto Soccorso, minacce agli operatori e poi scappa

Momenti di tensione ieri sera verso le 20.15 al Pronto Soccorso di Parma quando gli operatori in servizio si sono trovati a dover gestire una persona di 30 anni in evidente stato di alterazione che ha iniziato a minacciare l’infermiera che lo stava registrando. Immediato l’intervento dei colleghi che hanno prontamente messo in sicurezza i pazienti e i familiari presenti nell’atrio del triage cercando, al contempo, di calmare l’uomo fuggito all’arrivo delle Volanti chiamate dagli operatori del Pronto Soccorso.

“Avete reagito con grande professionalità – le parole del direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi che questa mattina ha fatto il punto sull’accaduto insieme al diretto sanitario Ettore Brianti e al primario del reparto Francesco Scioscioli. – La vostra preparazione ha evitato che la situazione precipitasse”.

Il personale del Pronto Soccorso segue periodicamente corsi di formazione per imparare a gestire questo tipo di situazioni così come periodici sono gli incontri sulla verifica delle procedure di sicurezza. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria ha attivato infatti, da oltre tre anni, un piano di prevenzione e sicurezza che prevede, oltre ad una procedura di intervento, anche un potenziamento dei sistemi di vigilanza e controllo in tutta l’area del Maggiore. Nell’area del Pronto Soccorso sono installate 18 telecamere ed è sempre presente un servizio di vigilanza.

“L’Azienda è impegnata a mettere in atto azioni di miglioramento”, ha affermato Fabi che ricorda come il posto di Polizia, oggi collocato nei pressi dell’atrio del Monoblocco, troverà spazio nei locali di fianco all’ambulatorio di prima accoglienza del Pronto Soccorso.

“Sono dispiaciuto per l’accaduto – ha ribadito il direttore Scioscioli – ma voglio fare pubblicamente i miei complimenti agli operatori che hanno saputo gestire una situazione che poteva sfuggire di mano”.

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