Repliche a Salvini, Lista Michele Guerra Sindaco: “Fino a pochi mesi fa i leghisti si vergognavano di Vignali”. Bocchi (FdI): “Orgoglioso di rappresentare il vero centrodestra”

“In questi anni ho visto Matteo Salvini due volte a Parma – afferma Marco Boselli, candidato al consiglio comunale per la Lista Michele Guerra Sindaco – la prima quando veniva a dire ai parmigiani – durante la campagna elettorale delle regionali 2020 – che non dovevano stare sotto il giogo delle cooperative rosse per votare Borgonzoni. La seconda ieri, quando si è espresso a favore del “buon governo” di Pietro Vignali dicendo che siamo in cerca di poltrone.

A Salvini vorrei dire che gli unici in cerca di poltrone sono loro: Si sono vergognati fino a pochi mesi fa dei disastri dell’amministrazione Vignali che lasciò nel baratro una città, per poi decidere di sostenerlo dopo le scelte su tavoli che con Parma e il suo benessere non c’entrano nulla.

La città in cui viviamo ha ancora tanto da migliorare e possiamo farlo con Michele Guerra, rappresentante di una coalizione larga e unita, decisa a non tornare indietro e a non lasciare spazio a sciacallaggi dell’ultima ora utili solo a tenere in piedi ‘accordicchi’ romani”.

“Infine – conclude Boselli – voglio augurare un buon viaggio a Mosca al Senatore Salvini, sperando che ad accoglierlo ci siano più delle 40 persone che lo aspettavano a Parma e scongiurandolo di non farci vergognare nuovamente dopo l’ultima trasferta al confine tra Polonia e Ucraina”.

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Sono orgoglioso di rappresentare a Parma, insieme alla lista dei candidati di Fratelli d’Italia, il vero centrodestra.
Il vero centrodestra è infatti, quella coalizione politica che a Roma come a Parma si oppone all’alleanza 5Stelle-PD. Quel centrodestra oggi rappresentato da Fratelli d’Italia, unica forza politica che a Roma è rimasta fuori dalla maggioranza di governo che fa perno sull’asse PD – 5Stelle e che anche a Parma rappresenta l’alternativa coerente a questo schieramento posticcio che vede unite due forze che hanno litigato per dieci anni, che non hanno mai votato una delibera insieme e che si sono unite solo nel nome del potere.

Priamo Bocchi

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