
Se pensavamo che la scuola fosse una roccaforte dove le idee potessero circolare senza subire ripercussioni ci sbagliavamo.
È notizia di oggi la dichiarazione di un professore del Mattei del comune di Fiorenzuola che esprime su Facebook la sua opinione sulla manifestazione delle Sardine a Piacenza, intimidendo i suoi studenti a partecipare.
“Non è ammissibile che la scuola sia un luogo dove gli studenti devono avere paura e rischiare la propria carriera scolastica per le opinioni politiche dei professori”, dichiara Alexander Fiorentini, Coordinatore della Rete degli Studenti Medi Emilia Romagna e Portavoce Nazionale delle Consulte Studentesche.
“È necessaria una posizione forte da parte di tutte le Istituzioni del nostro territorio nel sollecitare il Ministero dell’Istruzione a prendere drastici provvedimenti. Chi scrive che si riconosce negli atteggiamenti e nelle parole “fascistoidi” minacciando sanzioni per chi la pensa diversamente non può insegnare nella scuola pubblica italiana. Il fascismo non è un’opinione, è fuori dalla Costituzione.” conclude Fiorentini.
Continua Chiara Brogi, Rete degli studenti Medi di Piacenza: “C’è bisogno di una risposta immediata da parte degli studenti piacentini, dei docenti e dell’ufficio scolastico provinciale. Saremo in tutte le piazze a manifestare pacificamente e democraticamente avendo la libertà di dissentire, avere opinioni, rivendicare i nostri diritti di studenti e cittadini. Come rappresentante di Consulta proporrò ai rappresentanti degli studenti di attivare ancora più progetti di educazione civica, approfondimento della Costituzione, iniziative contro razzismo e xenofobia. Speriamo di avere il massimo sostegno da parte dei nostri docenti.”