Risarcimento agli studenti aggrediti il 27 febbraio

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13/07/2010
h.15.30

La Fondazione vittime di reati dell’Emilia-Romagna ha riconosciuto un risarcimento di 5mila euro alla coppia di studenti aggrediti in Borgo delle Colonne la notte del 27 febbraio scorso. L’Amministrazione comunale aveva perorato la causa dei due giovani aggrediti da tre albanesi e soccorsi, tra gli altri, anche da personale della Polizia municipale, che era intervenuta prontamente in zona.
Gli aggressori erano stati arrestati qualche settimana dopo, durante una operazione congiunta tra personale della Squadra Mobile e della Polizia Municipale. Il Comune di Parma, che crede nell’importanza dell’aiuto alle vittime di reato, finanzia annualmente, come altre realtà, tale istituto.
La Fondazione opera a fianco delle istituzioni locali e a sostegno di coloro che sono vittime di aggressioni e fatti criminosi con interventi rapidi e mirati, quali il sostegno scolastico per brevi periodi ai figli della vittima, particolari cure mediche, spese per la copertura di alcuni mesi dell’affitto di casa, oppure semplicemente una donazione una tantum per affrontare nell’immediato le difficoltà più urgenti come spese mediche o le cure dello psicologo.
La Fondazione inoltre nasce per poter agire con immediatezza in presenza di situazioni di gravità ed emergenza comprovata.
Dichiara l’assessore comunale alla Sicurezza, Fabio Fecci: “Ci siamo attivati immediatamente perché, oltre ad investire sui servizi di controllo della Polizia Municipale, fondamentali per garantire una maggiore sicurezza ai nostri cittadini, occorre offrire un sostegno alle vittime dei reati, sia con un aiuto di tipo economico che di carattere psicologico.
Nonostante Parma sia una città sicura in cui Forze dell’Ordine e Polizia Municipale svolgono al meglio le loro attività, non è infatti possibile prevedere e prevenire comportamenti devianti come quello che ha coinvolto questi ragazzi, aggrediti senza alcun motivo logico. Per questo abbiamo ritenuto di investire risorse per sostenere i nostri concittadini nella fase successiva al verificarsi del reato
”.

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