Sala, taglio del nastro per la “Ciclovia del Baganza”: 7 km tra natura e bellezza

SMA MODENA

Sala Baganza ritrova la bellezza del suo torrente e il piacere di immergersi nei suoi paesaggi camminando o pedalando dolcemente lungo la nuova ciclovia: un corridoio ecologico di sette chilometri che va dal centro sportivo del capoluogo fino alla frazione di San Vitale tra natura, suoni e profumi.

Un’opera che restituisce alla comunità una parte pregevole del territorio, inaugurata sabato 7 giugno con una camminata, organizzata dai volontari del Gruppo Escursionistico Salese (GES) che per primi avevano sottoposto all’Amministrazione comunale l’idea della ciclovia, e una pedalata guidata dal sindaco Aldo Spina e dal signor prefetto Antonio Lucio Garufi. Lungo il percorso, sono state effettuate due brevi soste musicali con brani eseguiti dall’ensemble Coruzzi e una volta giunti al traguardo si è svolto il taglio del nastro con la benedizione di don Giovanni Lommi, pure lui arrivato in sella alla sua due ruote, seguito da un rinfresco e dagli interventi delle autorità.  

«Il nome non poteva essere che “Ciclovia del Baganza” e rappresenta una parte significativa di un’infrastruttura incardinata nella rete per la mobilità dolce regionale e provinciale – ha affermato il sindaco Spina –. Vien da dire “Baganza ritrovato”, perché fino a poco tempo fa il nostro rapporto con il torrente era un po’ strano. Questa era una zona che non frequentavamo, ma anzi, la consideravamo delicata e pericolosa, perché il Baganza, quando si fa sentire, ha la voce grossa». Voce grossa che ora fa meno paura, perché la realizzazione della ciclovia, oltre a permettere un miglior monitoraggio delle piene, «è stata anche l’occasione per realizzare opere di sicurezza idraulica e sistemi di difesa», ha aggiunto il primo cittadino. Un tracciato, quindi, che non solo «impreziosisce il territorio, ma lo tutela», come ha sottolineato il Prefetto, «che è il simbolo di un’alleanza tra istituzioni: l’unione fa la forza».

L’importanza della “rete” è stata ribadita anche dal primo cittadino, che ha ringraziato Regione, Provincia, Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e Protezione civile, oltre alle aziende che hanno contributo anche economicamente, alle associazioni e al Comitato civico di San Vitale Baganza.

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Il Comune di Sala Baganza e il territorio hanno dimostrato una «capacità di creare sinergie e intercettare risorse economiche per realizzare progetti che non è affatto scontata», ha sottolineato la vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Barbara Lori, aggiungendo come la Regione abbia fatto la sua parte sostenendo con diversi bandi la mobilità dolce, la realizzazione di piste ciclabili e la rigenerazione urbana.

«La ciclovia inaugurata oggi – dichiara Alessandro Fadda, presidente della Provincia di Parma – è un tassello importante per la più generale rete della ciclabilità pianificata dal nostro ente sull’asse Sala Baganza-Parma-Colorno. Il nuovo tracciato, inaugurato dal Comune, fa parte di una visione più ampia che la Provincia sta promuovendo, una strategia che vede nei corridoi fluviali assi preferenziali di sviluppo di mobilità lenta e sostenibile oltre che possibili strumenti di valorizzazione territoriale e culturale tramite la necessaria collaborazione tra enti per creare un nuovo modello di valorizzazione e difesa del paesaggio fluviale». Andrea Ruffini, dirigente del Servizio Pianificazione territoriale dell’ente di Palazzo Giordani entra nel dettaglio: «È in corso di approvazione il progetto di una ciclabile, con successivo affidamento dei lavori, che collegherà le porte di accesso ai Boschi di Carrega e il Giardino della Rocca San Vitale alle porte della città di Parma, lungo la sponda destra del torrente Baganza. Un progetto ambizioso che si svilupperà con la successiva valorizzazione del collegamento tra il Parco Ducale di Parma e il Parco della Reggia di Colorno, residenza reale patrimonio della Provincia, lungo il corridoio fluviale del torrente Parma. Un “fil rouge” farnesiano che valorizzerà itinerari già riconosciuti in termini di fruibilità e sviluppo turistico».

Un plauso al Comune salese «esempio di modello amministrativo» è arrivato dal presidente dei Parchi del Ducato Agostino Maggiali, che ha anche lodato «la capacità delle associazioni locali di lavorare insieme per uno sviluppo economico sostenibile del territorio». Gianluca Borghi, assessore all’Ambiente e Mobilità del Comune di Parma, ha ricordato come la città ducale si sia dotata di un nuovo “Biciplan” che collega la città alle frazioni, per poi arrivare ai comuni limitrofi, mentre Andrea Calestani, presidente Fiab Parma, ha posto l’accento sul fatto che la ciclovia sia inserita in un percorso ancora più ampio con il nome di “Variante Eurovelo n. 9”, definendola «una cedola staccata per il libro dei sogni». L’ultimo intervento, ma non certo per importanza, è stato quello di Mauro Rodolfi, presidente del GES, l’associazione che per prima ha tracciato la ciclovia sulla carta, sottolineando come la ciclovia sia parte di un percorso più ampio anche per chi abbi voglia di camminare e la volontà di proseguire la collaborazione per creare nuovi itinerari, come si sta facendo con l’associazione Natura e Vita di Felino, perché più che dividere il Baganza unisce.

Al termine degli interventi Spina ha voluto sul palco per un ringraziamento anche il personale dell’Ufficio Tecnico comunale, dal responsabile, Mauro Bertozzi, a Roberto Coruzzi, elementi di quella che ha definito come «una grande orchestra». Il sindaco ha concluso annunciando come la rigenerazione e riqualificazione del Baganza, proseguirà con nuovi interventi previsti nel progetto “Una rete verde blu…” che verrà realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna.

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