28/02/2009
h.16.50
“Di fronte alla crisi profonda e generalizzata che ormai accerchia Salsomaggiore, il Sindaco Tedeschi, scortato per l’occasione dal caro management di fiducia delle terme unite, non trova di meglio che spargere gas lacrimogeno negli occhi dei salsesi con una perizia superiore a quella della celere quando la utilizza per fermare tumulti negli stadi o nelle piazze”.
Con queste parole il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Luigi Giuseppe Villani, ha bocciato il piano marketing delle Terme di Salso e Tabiano presentato dal sindaco di Salsomaggiore e dai dirigenti delle stesse Terme. Secondo il Consigliere regionale di Forza Italia – PDL, “Il Piano marketing di terme è infatti un cumulo di ovvietà difficilmente eguagliabile. Siamo davvero alla recita dello stantio rosario delle banalità: fare sistema, valorizzazione del personale, orientamento del cliente, fare squadra e altro: c’è da chiedersi se sia giusto sventrare i conti di terme per pagare gente che ci viene a dire simili luoghi comuni alla faccia oltretutto del personale che oggi dicono di voler valorizzare dopo che è stato abbondantemente trascurato per favorire gli ingressi dello stesso costosissimo managment”.
Oltre che col piano marketing se la prende col piano anti crisi un altro esponente salsese di Forza Italia – PDL, il Consigliere comunale Lupo Barral: “Tedeschi entra prepotentemente in scena nella gara a chi le spara più grosse, e allora come se non bastasse il concentrato di ovvietà del Piano marketing ecco il tavolo anti crisi. Quando la politica si incaglia, come a Salso, i parolai di sinistra si danno al bricolage e fabbricano tavoli su tavoli su tavoli. Come questa unità di crisi alla Tedeschi, buona per far credere alla cittadinanza di essere coinvolta, magari nel disastro.Insomma a salso si naviga a vista, ma l’impressione è che il bastimento abbia già incrociato l’iceberg fatale, ma anziché provare il salvataggio dello scafo, Tedeschi preferisce fare il tavolo (o il piano marketing) e far colare a picco la città, senza salvagente”.