Se vogliamo girare in Italia la 11° stagione di “The Walking Dead”, giochiamo Juventus-Inter a porte chiuse

Non mi metto a fare il virologo, penso che in questo Paese sarebbe bene che ciascuno facesse ciò che deve e ciò che è capace.

Non so dire se le misure restrittive adottate dalle Istituzioni italiane contro il Coronavirus siano giuste o esagerate, se questo allarmismo che dilaga così terrificante solo da noi sia giustificato o piuttosto un’isteria collettiva.

So che all’estero oggi l’italiano non è più additato come “mafia, spaghetti e mandolino” ma come “Coronavirus”.

Ieri sera in Francia la Juventus era chiamata sui giornali “Juvevirus” (è forse per questo che non hanno fischiato due rigori su Ronaldo e Dybala… per l’arbitro i difensori del Lione non li avrebbero mai toccati, per non contagiarsi); Israele, Maldive, Giordania, Arabia Saudita, Bahrein, El Salvador, Mauritius, Turkmenistan, Iraq, Vietnam, Capo Verde, Kuwait e Seychelles hanno vietato l’ingresso agli italiani o a chi è stato in Italia nelle ultime due settimane; Cina, Taiwan, Eritrea, Tagikistan, Kazakhistan, Kirghizistan e Saint Lucia pongono in quarantena precauzionale di 14 giorni i viaggiatori provenienti dall’Italia; Brasile, Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, Grecia, Cipro, Libano, Croazia e Lituania effettuano controlli sanitari a bordo degli aerei nei confronti di cittadini italiani.

Gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di chiudere agli aerei italiani, le navi da crociera italiane non possono sbarcare ai Caraibi… neppure i cinesi vogliono più gli italiani in Cina.

Il danno per la reputazione e l’economia del nostro Paese è già inestimabile, a maggior ragione perchè l’Italia ha nel turismo una delle sue fonti primarie di reddito. Per rimanere a noi, agli alberghi di Parma è arrivato il 90% di arrivate disdette al 31 marzo e fioccano anche quelle per il Festival Verdi di ottobre (leggi), Confagricoltura ha comunicato che è stata cancellata la totalità delle prenotazioni pasquali presso gli agriturismi dell’Emilia Romagna (leggi)…

Al turismo esterno si aggiungono i comportamenti di tutti i giorni di noi autoctoni, con ricadute su negozi, ristoranti, palestre, fabbriche, professionisti… in altre parole, direttamente o indirettamente, su ogni categorie, nessuna esclusa.

A fronte di questo autogol clamoroso, in Italia si pensa (per fortuna qualcuno ci sta ripensando) di giocare Juventus-Inter a porte chiuse. Il derby d’Italia, la sfida più importante dell’anno, al vertice della classifica di Serie A, porterà in mondovisione TV l’immagine di un Paese “Lazzaretto”, quando non candidato a essere l’ambientazione della 11° stagione della serie zombi “The Walking Dead”.

Tutto questo per tre contagiati in tutto il Piemonte, che magari stanno pure bene di salute non essendo già ricoverati in Oncologia o non avendo gravi patologie pregresse?

Ma se proprio non riusciamo a uscire da questa serie TV e a permettere ai tifosi di entrare, almeno rimandiamo Juventus-Inter a data da destinarsi, non consentiamo alla foto o al video di Ronaldo che esulta in uno stadio vuoto di fare il giro dell’intero pianeta in meno di un’ora. Non massacriamo oltre questo Paese, perchè a forza di sputi, morsi e auto-mutilazioni prima o poi riusciremo davvero a ucciderlo definitivamente.

In The Walking Dead gli zombi attaccano i vivi, che si rifugiano tra i boschi, dopo aver svuotato i supermercati. Costretti continuamente a nascondersi, presto si accorgeranno che i veri nemici non sono solo i morti che camminano, ma anche gli esseri umani…

Profetico.

Andrea Marsiletti

perlavalbaganza