Sicurezza, “le solite strumentalizzazioni di una certa sinistra”

02/03/2009
h.11.10

Quando si leggono certe dichiarazioni come quelle dei responsabili provinciale e comunale della sicurezza del PD non si può che rimanere basiti.
Certe analisi, nella fattispecie l’argomento è i volontari della sicurezza, producono una sensazione di meraviglia: non volendo prendere in considerazione l’ipotesi dell’ignoranza come primum movens di giudizi a dir poco strampalati, ritenendo i politici suindicati persone di buona cultura, non resta che valutare la seconda ipotesi: l’ipocrisia.
Quando persone di intelletto e cultura si permettono di sottoscrivere una tale serie di falsità, incongruenze, giudizi raffazzonati e analisi volutamente viziate da paradossali bugie ci si rende conto delle motivazioni del progressivo e, fortunatamente, accelerato declino di un partito, se così si può definire, il PD, che ha costruito la sua breve storia sulle menzogne, la superbia e l’allontanamento dai cittadini: i quali, molto più attenti nel valutare le persone, stanno decretando la progressiva scomparsa di un tipo di politica, quella veterocomunista e cattocomunista, che ha avuto la superbia di elevarsi a supremo e incontestabile deus ex machina delle scelte politiche e amministrative isolandosi contemporaneamente dal rapporto con l’elettorato.
A fronte di ciò, rinnegano persino l’evidenza costituita da quello che si verifica da decenni in molti Paesi del Mondo: l’utilizzo di gruppi di volontari disarmati che, sotto la diretta responsabilità e gestione delle Forze dell’Ordine, partecipano al controllo del territorio garantendo così una effettiva maggior sicurezza sia reale che percepita.
Voglio anche ricordare che per sicurezza si deve intendere anche quella stradale, nei posti di lavoro, negli ambienti scolastici etc. Un‘ultima considerazione: come sempre certi politici riescono solo ad essere invidiosi delle decisioni altrui, non essendo in grado di fare concrete proposte proprie.

Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma Lega Nord

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