Simon

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02/02/2015

Anni ’80. Simon è un gioco elettronico della Milton Bradley. Fu lanciato negli Stati Uniti nel 1978 e successivamente diffuso in tutto il mondo, conquistando un enorme successo e diventando un simbolo della cultura pop negli anni ottanta.
Il gioco è una sorta di variante elettronica del gioco per bambini noto nel mondo anglosassone come Simon says. “Simon” si presenta come un disco con quattro grandi pulsanti di colore rosso, blu, verde e giallo.
Questi pulsanti si illuminano secondo una sequenza casuale; all’illuminazione di ciascun pulsante è associata anche l’emissione di una determinata nota musicale. Una volta terminata la sequenza, il giocatore deve ripetere la sequenza, premendo i pulsanti nello stesso ordine.
Se riesce in questo compito, il giocatore si vede proporre una nuova sequenza, uguale alla precedente con l’aggiunta di nuovo pulsante/tono; la sequenza da ripetere diventa quindi sempre più lunga e il compito del giocatore più difficile, comunque per ricordare il colore di sequenze, a partire già dalla prima sequenza, si può scrivere su un foglio il nome del colore della sequenza e di quelle che si aggiungeranno o segnare con un pennarello o pastello del rispettivo colore ma in questo modo il gioco sarebbe ovviamente più facile.
Il Simon originale non è più in produzione. Hasbro commercializza alcune varianti, tra cui un Simon da viaggio e un Simon evoluto (chiamato Simon Trickster) con diverse possibili modalità di gioco (inclusa una in cui i quadranti non appaiono colorati).

Andrea Marsiletti

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Al via il Progetto Europeo SIMON per la mobilità di anziani e disabili

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26/02/2014
h.17.00

“SIMON”(asSIsted MobIlity for Older aNd impaired users) è il nuovo progetto europeo per la mobilità degli anziani e dei disabili in aree urbane finanziato dal Settimo programma quadro (7° PQ) a cui partecipa Infomobility per il Comune di Parma, insieme al Consorcio de Transportes del Comune di Madrid, Empresa Pública Municipal de Mobilidade e Estacionamento di Lisbona (EMEL), la Società di Valencia ETRA Investigación y Desarrollo S.A., l’Instituto de Biomecánica di Valencia e la Spinooff LocosLab di Bonn, Germania.
Il primo “step” importante per Infomobility riguardo il Progetto SIMON è stato presso la sala conferenze del DUC, alla presenza dell’Assessore alla Viabilità e Ambiente del Comune di Parma Gabriele Folli, l’AU di Infomobility Giovanni Bacotelli: un workshop con le associazioni di categoria per esaminare e portare alla luce problematiche esistenti e possibili soluzioni per ampiliare e migliorare la mobilità di anziani e disabili nelle aree urbane.
Era presente anche l’Assessore al Welfare Laura Rossi con Benedetta Squarcia, Responsabile della Struttura Operativa Disabili del Comune di Parma. Il workshop è stato aperto dai saluti dell’Assessore Folli e dell’AU di Infomobility Giovanni Bacotelli. “Il nostro interesse principale – ha spiegato Folli – è quello di coinvolgere le associazioni per approfondire tematiche legate alla sosta, al rilascio del permessi e a tutte le altre eventuali problematiche legate alla mobilità delle fasce cosiddette “deboli”: questo finanziamento europeo, una volta individuate le criticità, ci permetterà di operare al meglio soprattutto dal punto di vista delle tecnologie”.
Ha rafforzato il concetto Giovanni Bacotelli “Da subito abbiamo pensato che non era possibile presentare un progetto all’UE senza ascoltare gli utilizzatori finali (anziani e disabili): saranno infatti proprio loro a fornirci le indicazioni fondamentali che ci permetteranno di presentare un progetto fattibile e di ampio respiro europeo.”
Per Infomobility, la società partecipata del Comune scelta per rappresentare l’Italia, sono poi intervenuti Eugenia Capone, responsabile Progetti europei che ha presentato il progetto, e Nicola Pozza, responsabile della divisione sosta, che ha spiegato come attualmente il Comune di Parma, tramite Infomobility, abbia attivato una modalità particolarmente innovativa e sicura per emettere e rilasciare i titoli di sosta e transito per disabili e persone con difficoltà motorie.
nfatti, i permessi dotati di tag RFID anticontraffazione (già adottati dal 2008) sono risultati di grande interesse per altre città, come ad esempio Madrid, che ancora non usufruiscono di questa tecnologia.
Per migliorare la circolazione delle persone con difficoltà motorie e con disabilità, e per verificare ancor più efficacemente il corretto utilizzo degli stalli di sosta riservati, il progetto SIMON si avvarrà delle informazioni e suggerimenti raccolti soprattutto grazie al confronto con le associazioni, che a questo punto costituiscono il network utile per comprendere le esigenze della categoria.
L’impegno è di proseguire periodicamente gli incontri per individuare altri aspetti critici e soluzioni possibili, in aggiornamento con tutte le città facenti parte del progetto SIMON.

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