Siouxsie and the Banshees

05/11/2010
h.15.30

Dark Daily, musica, costume e moda a tinte scure e gotiche.

Siouxsie and the Banshees sono stati uno dei più famosi gruppi del genere variamente definito come punk rock e post-punk e new wave, in Italia genericamente detto Darkwave o semplicemente dark.
Guidati dall’iconica Siouxsie Sioux, i Banshees hanno mosso i primi passi dal famoso “Bromley Contingent”, il gruppetto di fans che seguiva i Sex Pistols. Il gruppo nacque per riempire un posto lasciato vuoto nel primo «Festival Internazionale del Punk Rock», e tenne il suo primo concerto, di cui esiste una registrazione non ufficiale, al «100 Club» di Malcolm McLaren, a Londra, il 20 settembre 1976. La formazione originaria consisteva in Siouxsie Sioux, Steven Severin, Marco Pirroni (che poi entrerà negli Adam and the Ants) e Sid Vicious (poi nei Sex Pistols). Spettatori presenti hanno descritto il concerto come “terribile” e “una tortura”.
Nel febbraio del 1977, il gruppo, che ruotava attorno al nucleo centrale composto da Siouxsie e Severin, era diventato ormai una solida realtà nel panorama punk londinese, tanto da ottenere, quasi per acclamazione popolare, un contratto discografico con la Polydor.
Nel 1978, la band pubblica il primo singolo, “Hong Kong Garden”, a cui fa sùbito séguito l’album di debutto The Scream, contenente una rivisitazione piuttosto originale di un altro pezzo dei Beatles, “Helter Skelter”, e il singolo tedesco, dedicato a John Heartfield, “Metal Postcard/Mittageisen”.
Il secondo album, Join Hands, viene pubblicato nel 1979, e include la versione completa (lunga circa 20 minuti) di “The Lord’s Prayer”, una canzone che i Banshees avevano proposto anche nel loro primo concerto, in una versione assolutamente caotica e improvvisata, mischiando testi di canzoni famose come “Smoke on the Water” e “Twist and Shout”. Due giorni prima del debutto del tour promozionale per l’album, due componenti (John McKay e Kenny Morris), lasciano all’improvviso il gruppo, costringendo i rimanenti a reclutare in tutta fretta Robert Smith, chitarrista del gruppo di supporto The Cure, e Budgie, precedentemente nei The Slits e nei Big in Japan. Budgie non lascerà mai più i Banshees, mentre Robert Smith alla fine del tour verrà sostituito da John McGeoch.
Ad ogni modo, la relazione di Smith con il gruppo sarà complessa e molto prolungata: infatti, Robert tornerà nel 1982, a causa delle gravi condizioni fisiche di McGeoch, dopo la pubblicazione degli album Kaleidoscope (1980), Juju (1981), A Kiss in the Dreamhouse (1982), eclettica trilogia che produce una manciata di singoli tra i più amati dai fans (basti solo ricordare “Christine”, “Happy House”, “Arabian Knights”, “Spellbound” e “Melt!”), nessuno dei quali entra però nella Top 20, fatto che non sembra però preoccupare troppo il gruppo, come testimonia un’accesa discussione, che si consuma, in un continuo ed appassionante botta e risposta, sulla carta stampata, tra i membri dei Banshees, guidati da Siouxsie, e quelli del gruppo pop del momento, i Culture Club, capitanati dall’androgino Boy George (anche lui, peraltro, un ex punk, che, dopo anni di pop e dance, ritornerà al punk con il long playing Cheapness and Beauty, pubblicato proprio nel 1995, lo stesso anno in cui uscirà l’ultimo album di inediti di studio di Siouxsie con i Banshees).
Nel 1983, il gruppo si prende una pausa, dividendosi in due coppie: Siouxsie e Budgie formeranno il progetto The Creatures, pubblicando l’album, Feast, mentre Steven Severin forma il duo The Glove con Robert Smith, pubblicando il long playing Blue Sunshine.
Successivamente, la band torna a lavorare congiuntamente, producendo il live Nocturne (doppio vinile, uscito nel 1983, poi ristampato su un unico CD) e l’album Hyæna (1984), da cui vengono estratti “Dazzle” e “Swimming Horses”. Alla fine del 1984, Smith se ne andrà di nuovo, per concentrarsi definitivamente sulla sua band, The Cure, che attraversava all’epoca una fase di acuta crisi, arrivando a un passo dallo scioglimento, costringendo i Banshees a cercare un nuovo chitarrista: alla fine, Robert verrà sostituito da John Valentine Carruthers.
Nel 1986, viene pubblicato Tinderbox, il lavoro che dà a Siouxsie and the Banshees una prima vera visibilità popolare al livello nazionale anche in Italia, soprattutto grazie ai due singoli “Cities in Dust” e “Candyman”. Nel 1987, escono invece il singolo isolato “Song from the Edge of the World” (Smith torna di nuovo per una partecipazione sporadica) e l’album di cover Through the Looking Glass, da cui vengono estratte “This Wheel’s on Fire” di Bob Dylan e “The Passenger” di Iggy Pop. Il long playing contiene anche rivisitazioni di pezzi di Kraftwerk, Billie Holiday, The Doors e Roxy Music, nonché la chicca rappresentata da una versione gothic della canzone della colonna sonora del film di Walt Disney Il libro della giungla, “Trust in Me”, cantata, nella pellicola, dal personaggio del serpente Kaa (doppiato da Sterling Holloway). 

                                                                                        Andrea Marsiletti

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