30/05/2012
h.11.50
A Medolla è stato ritrovato il corpo senza vita dell’ultimo disperso. Salgono a 17 le vittime del sisma che ieri ha colpito il modenese.
Inoltre a seguito degli ultimi eventi sismici, le segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di rinviare la manifestazione unitaria nazionale proclamata per il 2 giugno. Nelle prossime ore verrà indicata una nuova data.
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30/05/2012
h.12.30
Il Consiglio dei Ministra ha deciso le misure per finanziare gli aiuti alle zone colpite dal sisma. Saranno aumentate le accise dei carburanti, rinviate le scadenze per i versamenti fiscali ed inoltre il Governo ha previsto la deroga del Patto di stabilità per i Comuni terremotati.
E’ stanto anche esteso lo stato di emergenza alle provincie di Rovigo e Reggio Emilia.
“Le decisioni assunte stamani dal Consiglio dei Ministri sono coerenti con quanto discusso in questi giorni con il Presidente del Consiglio Monti e con il Sottosegretario Catricalà”.
Il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, commenta il decreto approvato dal Governo che prevede interventi concreti per affrontare i problemi conseguenti al terremoto.
“Ritengo – prosegue Errani – che siano un passo in avanti importante, positivo, che da fiducia ai cittadini, ai sindaci, ai lavoratori e alle imprese, per avviare da subito la ricostruzione delle zone colpite dal sisma.
Continuiamo a lavorare insieme – Istituzioni, protezione civile, volontariato, forze dell’ordine e servizi che operano sui territori delle zone colpite – per affrontare le enormi difficoltà che dobbiamo superare per restituire serenità alle comunità”.
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30/05/2012
h.14.30
Procede il lavoro per garantire assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto.
Sono 17 le vittime, circa 350 i feriti; 228 le scosse che si sono verificate dopo quella principale avvertita alle 9 di ieri mattina.
Le persone assistite dalla protezione civile regionale e nazionale sono salite complessivamente a 13 mila.
Al momento sono stati resi disponibili circa 5 mila posti in più per l’accoglienza, allestiti dopo le nuove scosse di ieri; posti che in tutto sono ora sufficienti a garantire l’assistenza alle persone tra i 9 campi di assistenza della protezione civile, alberghi, palestre e scuole messe a disposizione dai Comuni.
Il punto sugli aiuti
Tante le offerte di solidarietà che stanno arrivando anche in queste ore.
L’aiuto più concreto che si può dare è mandare un semplice sms solidale al numero 45500 (gestito dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Protezione civile nazionale), che permette di donare due euro per dare un aiuto alle popolazioni delle zone colpite dal terremoto. Allo stesso numero si può anche telefonare dalla rete fissa.
La Regione Emilia-Romagna ha anche attivato una raccolta fondi rivolta a quanti – privati ed enti pubblici – desiderano versare un contributo per far fronte ai costi del terremoto che ha colpito le province di Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Bologna.
Per i privati le possibilità sono le seguenti:
– versamento sul c/c postale n. 367409 intestato a: Regione Emilia-Romagna – Presidente della Giunta Regionale – Viale Aldo Moro, 52 – 40127 Bologna;
– bonifico bancario alla Unicredit Banca Spa Agenzia Bologna Indipendenza – Bologna, intestato a Regione Emilia-Romagna, IBAN coordinate bancarie internazionali: IT – 42 – I – 02008 – 02450 – 000003010203;
– versamento diretto presso tutte le Agenzie Unicredit Banca Spa sul conto di Tesoreria 1 abbinato al codice filiale 3182.
Per quanto riguarda invece gli enti pubblici, è previsto l’accreditamento sulla contabilità speciale n. 30864 accesa presso la Banca d’Italia – Sezione Tesoreria di Bologna.
In tutti i casi (privati ed Enti pubblici) il versamento dovrà essere accompagnato dalla causale: Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna.
Chi, invece, volesse comunque fare donazioni di beni materiali potrà contattare le grandi organizzazioni di volontariato che già sono attive (come Croce Rossa, Caritas, Associazioni nazionale degli alpini o simili).
Se si vuole impegnare in prima persona il proprie tempo e le proprie competenze, è necessario rivolgersi alle associazioni di volontariato locali.
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