Stanziate le risorse per progettazione della Diga di Vetto, Daffadà (Pd): “Un passo concreto”

Buone notizie nel percorso per la realizzazione della Diga di Vetto. Dalla Conferenza Stato-Regioni sono in arrivo 9,5 milioni di euro per la progettazione di infrastrutture idriche rilevanti, ritenute necessarie per far fronte alla siccità.

«Una svolta concreta, una somma che copre la progettazione dell’invaso di Vetto in Val d’Enza, stimata in 3,5 milioni di euro – commenta il consigliere Matteo Daffadà che su questo tema si è speso con atti concreti in Assemblea regionale – la continua, vigile attenzione sul problema della crisi idrica sta producendo i primi importanti risultati. Assemblea e Giunta regionale si sono dimostrate unite lavorando insieme in ogni direzione sulle infrastrutture già presenti e per accelerare la semplificazione amministrativa che porta alla rapida realizzazione di nuove opere necessarie».

Le risorse stanziate verranno utilizzate per lo studio di fattibilità tecnico-economica e la prima progettazione di un invaso sull’Enza. Una volta ottenuta la firma del Ministro delle Infrastrutture l’Autorità di Bacino del fiume Po a cui sono stati destinati i fondi coinvolgerà nel progetto il Consorzio di Bonifica Parmense che dispone delle strutture tecniche necessarie per eseguirla.



«Un passo avanti concreto dopo mesi di impegni per salvaguardare la risorsa acqua – ricorda Daffadà – c’è grande soddisfazione per aver cetrato questo obiettivo. Abbiamo assoluto bisogno di nuovi invasi ma, come ha sottolineato l’Assessore Mammi, non ci fermeremo nemmeno con gli interventi sulla rete irrigua per contrastare le perdite, nella diffusione di sistemi sempre più precisi e puntuali di utilizzo dell’acqua e nella costruzione di depuratori che ci consentano di riutilizzare le acque reflue. Si tratta di strategie da attuare parallelamente e in sinergia con le politiche di contrasto ai cambiamenti climatici. E con progetti adeguati alla stagione che stiamo vivendo. Importante mettere in campo studi che riguardino anche altri bacini. La nostra attenzione non verrà meno così come l’impegno a cercare le strade più veloci per accelerare l’iter di realizzazione degli invasi.».

Ora occorre giungere in tempi rapidi alla firma del Decreto da parte del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile per rendere operative le risorse e procedere alle progettazioni.

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