Street tutor nel quartiere San Leonardo, Vignali: “Così non si risolvono i problemi di sicurezza”

“Non crediamo che gli street tutor possano essere risolutivi per i gravi problemi di spaccio, furti, spaccate nelle attività economiche che avvengono nel San Leonardo”.

Così Pietro Vignali, capogruppo in consiglio comunale della lista che porta al suo nome, che in mattinata ha incontrato e dato voce ai commercianti e residenti del quartiere San Leonardo. Presenti assieme a Vignali anche i consiglieri Virginia Chiastra, Arturo Dalla Tana, Marco Osio e Fabrizio Pallini che hanno invitato l’amministrazione a cambiare decisamente rotta. È stato infatti assegnato dal Comune il bando per gli street tutor che inizialmente erano previsti solo per la zona del centro storico e ora sono stati estesi anche alla zona della stazione, via Trento e San Leonardo.

“Riteniamo che lo street tutor, che non può intervenire, ma solo segnalare alle forze dell’ordine un reato, non sia la figura più adatta per queste zone per una serie di ragioni – ha spiegato Vignali -. Innanzitutto i fenomeni che si svolgono qui sono ormai cronici. Lo spaccio e i furti purtroppo sono all’ordine del giorno e alla luce del sole. Si spaccano vetrine, ci sono tentativi di rapine, gruppi di ubriachi che lanciano bottiglie, edifici occupati. Il quartiere ha bisogno di una presenza costante di figure più professionali e non di street tutor che, oltre a non poter intervenire, sono in servizio solo per tre giorni a settimana, nel week end, per quattro ore diurne. Anche perché questi fenomeni avvengono tutti i giorni e soprattutto di sera e di notte”.

 

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“I problemi vanno affrontati in un altro modo. Riteniamo prioritaria l’introduzione di veri vigili di quartiere nelle strade e non negli uffici come in piazzale Rastelli dove sono aperti solo dalle 14 alle 15.30. Servono nuclei specializzati di polizia municipale per la sicurezza e decoro e nuclei cinofili, presidi fissi e mobili di agenti e pattugliamenti misti con Polizia e Carabinieri. E controlli condominiali, delle condizioni igienico sanitarie, della regolarità dei contratti d’affitto e dei permessi di soggiorno. Gli abitanti chiedono interventi risolutivi”.

“E poi, come sappiamo, la sicurezza e il decoro sono due facce della stessa medaglia. Questa è una delle porte d’ingresso della città ed è in condizioni indecenti, anche a causa della modalità scelta per la raccolta differenziata. È necessario rigenerare lo spazio pubblico, gli assi commerciali e potenziare l’illuminazione, altro elemento importante per la sicurezza”.

Sono intervenuti anche abitanti del quartiere che hanno lamentato fortemente la presenza di chi pratica spaccio furti e spaccate non solo negli spazi pubblici, ma anche all’interno dei condomini.

“Non si può entrare o uscire la sera – ha riferito una cittadina – perché i palazzi sono presidiati dagli spacciatori che ci minacciano”.

Fra i numerosi presenti la titolare della sanitaria Baialuna, in rappresentanza di un gruppo di commercianti, Attilio Ziveri dell’associazione Impegno sociale per San Leonardo e Cortile San Martino, Mario Cesari, per 10 anni presidente del quartiere San Leonardo e Giuseppe Pionetti, già presidente del quartiere San Martino.

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