“Sulle orme di Padre Lino”, per i 2200 anni di Parma

Parma celebra i 2200 anni della sua fondazione e lo fa anche attraverso le figure indimenticabili e di spicco della sua storia: tra queste risalta sicuramente quella di Padre Lino, una delle personalità significative da ricordare.

Su proposta dell’associazione Amici di Padre Lino l’Amministrazione Comunale ha promosso un percorso storico legato alla figura di padre Lino Maupas, “Sulle orme di Padre Lino”, proseguendo il progetto già iniziato con Liceo Artistico “P. Toschi” di Parma: un concorso per gli studenti finalizzato alla realizzazione di una formella a bassorilievo con l’effigie del venerabile francescano, destinata a segnare una serie di luoghi della città che videro svolgersi la sua azione.

“Le formelle celebrative – ha sottolineato il sindaco Federico Pizzarotti – sono state posizionate in luoghi significativi legati a Padre Lino per ricostruire un percorso spirituale, ma anche culturale e artistico nella nostra città, finalizzato a mantenere viva la memoria di una personalità così significativa per la storia di Parma”.

Hanno spiegato nel dettaglio la genesi e lo sviluppo del progetto Emore Valdessalici e Giancarlo Gonizzi dell’associazione Amici di Padre Lino, affiancati, oltre che dal capo di gabinetto del sindaco Francesco Cirillo, da Avis Parma, per la quale Luigi Mazzini ha presentato inoltre il nuovo presidente, Giancarlo Izzi, e dalla studentessa del Liceo Artistico Toschi Irene Venturini, che ha ideato il bassorilievo vincitore del concorso.

La formella vincitrice è stata riprodotta in bronzo dalle fonderie Caggiati di Colorno, presenti alla presentazione, in 11 esemplari del diametro di 30 centimetri, ed è stata collocata in questi luoghi: davanti alla chiesa della SS.Annunziata in via D’Azeglio; davanti all’ingresso del Convento dei Francescani, in via Imbriani; in piazzale Inzani, dove già si trova il monumento; davanti all’Ospedale vecchio, dove Padre Lino assisteva i malati; in borgo delle Grazie, dov’era la Camera del Lavoro; sul Ponte di Mezzo, dove si trovava un tempo la cappellina di San Giovanni Nepomuceno; in piazzale San Francesco, dov’era il carcere di cui era Assistente; in borgo S. Anna, dove Padre Lino attraversò le barricate del 1922; in viale Barilla, dove morì; all’inizio del viale pedonale che porta alla Certosa di via Mantova, dove assisteva i corrigendi del Riformatorio minorile; al Cimitero della Villetta, dove si trova la sua tomba.

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