“Sulle quote latte ho rispettato un’ordinanza del Tribunale”

08/10/2009
h.12.20

Facendo a riferimento a notizie di stampa, secondo le quali l’onorevole Fabio Rainieri, in qualità di rappresentante legale della Cooperativa Giuseppe Verdi di Parma, avrebbe violato la legge pagando il latte agli agricoltori, anzichè versare le somme all’AGEA a titolo di “multe quote-latte”, si precisa che tale notizia è priva di ogni fondamento.
Nell’ambito di una più ampia indagine, che coinvolge 19 persone, la Procura di Milano ha ipotizzato che gli indagati avrebbero aggirato la normativa sulle quote latte, cosa che nulla ha che vedere con l’on. Rainieri.
Per chiarire la posizione dell’onorevole Rainieri e della Cooperativa Giuseppe Verdi, si comunica che in data 23 febbraio 2004, a seguito della causa civile promossa dalla stessa Coop Giuseppe Verdi contro Agea, il competente Tribunale, ha “preso atto che la Corte di Giustizia Ce (con sentenza 29 aprile 1999), ha stabilito che i primi acquirenti, ai sensi dei regolamenti Cee in materia di quote latte, hanno la facoltà e non l’obbligo di trattenere le somme”.
In accoglimento del ricorso presentato dalla Coop Giuseppe Verdi, il Tribunale di Parma ha emesso la seguene ordinanza: “la Cooperativa Giuseppe Verdi non e’ tenuta ad effettuare le trattenute ed i versamenti nei confronti di Agea delle somme corrispondenti alle consegne del latte dai propri soci” e ha vietato “all’Agea di richiedere il prelievo supplementare dei soci della Cooperativa Giuseppe Verdi 2001”.
Si evince così chiaramente che l’onorevole Rainieri (in qualità di legale rappresentnate della Coop. Giuseppe Verdi), nel pagare il latte ai soci e non versare le “multe quote-latte” all’AGEA, ha agito uniformandosi ad un ordine dell’Autorità Giudiziaria.

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