“Tagli alle spese di consulenze e ai privilegi”

31/05/2009
h.19.00

Prendiamo atto, che sui precisi rilievi da noi sollevati in merito ai costi della politica e a quelli relativi alle spese di promozione della giunta Provinciale, non sono arrivate contestazioni in merito da parte del Presidente della Provincia uscente; contemporaneamente, invece, prendiamo atto a pochi giorni dal voto amministrativo, dell’inusuale intervento pubblico di un magistrato contabile, che risponde al posto del Presidente della Provincia uscente, a rilievi che il suo stesso collegio contabile ha mosso all’Ente medesimo. Infatti:
• cosa significa: “segnalare la presenza di criticità/irregolarità rilevate dai dati contabili trasmessi dalla Provincia di Parma, che vanno attentamente vigilate, nella gestione di bilancio di esercizi futuri”?
• cosa significa: “che la Provincia di Parma debba ottemperare con tempestività su determinate situazioni, al fine di non compromettere in futuro la solidità finanziaria dell’Ente”?
Approfittiamo, però, della pubblica disponibilità del magistrato, che anticipatamente ringraziamo, per chiedere anche noi chiarimenti in merito alla gestione della Cosa pubblica da parte dell’Amministrazione Provinciale uscente, visto che ne conosce i bilanci.
• Ritiene normale che la Provincia di Parma continui a spendere ogni anno diversi milioni di euro per il brutto vizio di un vecchio modo di far politica, ricorrendo alle consulenze esterne, mortificando così le professionalità dei dipendenti?
• Ritiene normale la presenza di dirigenti apicali che percepiscono stipendi che i comuni cittadini nemmeno si sognano? Ad esempio il direttore generale della Provincia di Parma, lo scorso anno, tra stipendio base, premi per obiettivi, diritti di segreteria e la cosiddetta “indennità di galleggiamento”, ha portato a casa mezzo miliardo di vecchie lire pagate dai parmensi; parrebbe proprio un ottimo “galleggiamento”, all’interno di un Ente dai più considerato inutile.
• Ritiene normale, che all’interno di quelle società partecipate dalla Provincia, che la Corte dei Conti definisce “in forte perdita”, lo stesso Ente di Piazzale della Pace continui a nominare un esercito di persone che hanno il privilegio di sedere nelle comode poltrone dei relativi Consigli di Amministrazione?
In attesa di una risposta sua o del Presidente uscente, che confidiamo essere celere come quella recente, noi la nostra già l’abbiamo: questo modo di gestire la cosa pubblica in Provincia, per noi non è normale. Se avremo la fiducia dei cittadini, la cambieremo radicalmente.

lombatti_mar24