Terremoto: comincia la fase operativa

11/03/2009

Fare in fretta e bene. E’ questo l’obiettivo del tavolo istituzionale che riunisce le tre provincie di Parma, Reggio Emilia e Modena, colpite dal sisma del 23 dicembre. Gli assessori provinciali alla Protezione Civile, insieme ai tecnici, si sono incontrati stamattina in Regione, con l’assessore regionale alla Protezione civile Mario Luigi Bruschini, per cominciare da subito a pianificare gli interventi necessari a ripristinare la normalità, ricostruendo e riparando le strutture pubbliche e private, sulla base delle priorità.
“Siamo soddisfatti – dice il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli – Dopo solo tre giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’ordinanza del Consiglio dei Ministri si è immediatamente entrati in fase operativa, cominciando a stanziare le prime somme. Occorre continuare a lavorare con questo ritmo in modo da dare le risposte necessarie in tempi stretti”.
Il decreto pubblicato sabato scorso ha stanziato 15 ml di euro a disposizione per l’emergenza terremoto e nominato Commissario unico Vasco Errani. Il presidente della Regione ha a sua volta delegato l’assessore Bruschini al Tavolo istituzionale e tecnico che si è appunto riunito oggi a Bologna affrontando le due questioni più urgenti: primo la destinazione delle somme – più di 1 ml di euro per il nostro territorio – per i Comuni che hanno eseguito gli interventi di massima urgenza con risorse proprie. In secondo luogo la predisposizione del piano con cui si intende procedere. A disposizione 34 ml di euro: 19 ml con il decreto cosiddetto mille proroghe e 15 con l’ordinanza pubblicata sabato.
“La tempestività nella risposta è una ulteriore dimostrazione del fatto che il sistema emiliano romagnolo della Protezione civile dimostra di essere all’altezza anche in situazioni complesse come questa e su altre emergenze che stiamo seguendo – spiega l’assessore provinciale alla Protezione Civile Gabriele Ferrari – nell’incontro di oggi si è avviata l’impostazione del lavoro che ci consentirà entro breve di poter intervenire sulle strutture dei privati, in modo da far rientrare i cittadini nelle loro abitazioni, sugli edifici strategici pubblici e le altre strutture. Questi interventi saranno possibili anche grazie al lavoro svolto dai Parlamentari”.
Il piano, di cui si discuterà anche nei prossimi incontri fissati per il 19 marzo e 8 aprile, dovrà essere pronto entro un mese. Dopo la validazione da parte del dipartimento nazionale della Protezione Civile si procederà con i lavori di ripristino.

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