Terzo mandato per i sindaci più vicino. Decaro (presidente Anci): “Un impedimento incomprensibile”. A Parma potrebbe ricandidarsi Pizzarotti

(askanews) – “Vogliamo essere considerati al pari di tutti gli altri cittadini di questo Paese, che hanno la possibilità di candidarsi alle elezioni delle due Camere senza condizioni e senza vincoli. Chiedere ai sindaci di dimettersi sei mesi prima delle elezioni politiche per candidarsi al Parlamento, lasciando le proprie comunità senza guida, per noi è un paradosso e per i cittadini rischia di apparire come un tradimento. Vorrei che qualcuno ci spiegasse la ratio di questa norma, che davvero ci appare incomprensibile”. Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, nel corso della sua relazione all’inaugurazione della 38° Assemblea dell’Anci, che si è aperta ieri a Parma, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella.

“E ancora, in tema di candidabilità, mi chiedo, qual è l’interesse dei cittadini nel limitare a due mandati la possibilità per un sindaco di amministrare il proprio Comune?”, ha proseguito Decaro.

“Sono 18 i Comuni che qualche settimana fa non sono andati al voto perché nessuno è stato disponibile a candidarsi. E ho come l’impressione che, purtroppo, questi numeri tenderanno a salire. Per questo stiamo seguendo con grande attenzione, in queste ore, il dibattito in Parlamento sulla possibilità di un terzo mandato (ci sta lavorando Roberto Pella che ringrazio), perché crediamo sia giusto garantire ai cittadini un sindaco, una guida e un punto di riferimento”, ha aggiunto il presidente dell’Anci sottolineando che “tra l’altro il sindaco è l’unica figura istituzionale, a differenza dei consiglieri regionali e dei parlamentari, ad avere un vincolo di numeri di mandato, e non ne capiamo francamente il motivo”.

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