Tesseramento 2008: CGIL è il sindacato più rappresentativo

07/01/2009

Nonostante la situazione di crisi economica che sta mostrando i suoi riflessi anche sul piano occupazionale, il consueto bilancio di fine anno relativo al tesseramento 2008 fa registrare, una sostanziale tenuta degli iscritti alla CGIL di Parma, che mantiene il primato a livello provinciale superando ampiamente quota 74mila.
Per la precisione gli iscritti alla Cgil di Parma nel 2008 superano lievemente il dato del 2007, ovvero 74.760 iscritti, mentre i tesseramenti relativi al 2008 sono stati 74.085, dato che in ogni caso riconferma il forte mandato di rappresentanza riconosciuto al sindacato anche a livello territoriale.
L’analisi dei diversi comparti permette di evidenziare che sia i settori industriali (lavoratori attivi), con particolare riferimento a Filcem, Fiom e Flai, che il sindacato pensionati chiudono l’anno con un saldo attivo.
Lo stesso dicasi per il settore dei servizi, dove il commercio, nonostante i problemi dovuti al calo dei consumi, registra un +3,25% e anche il comparto trasporti aumenta di oltre un punto percentuale.
Va segnalato inoltre che anche il pubblico impiego registra un bilancio positivo, confermando la fiducia nella Cgil espressa in un periodo in cui la funzione pubblica è stata oggetto di un pesante attacco ai diritti dei lavoratori.
Spicca anche come la chiusura di un certo numero di attività imprenditoriali in settori quali il tessile-abbigliamento e l’edilizia abbia inevitabilmente avuto ripercussioni sui dati del tesseramento di quelle stesse categorie.
Per quanto riguarda l’Ufficio Migranti, il cui trend negli scorsi anni è sempre risultato ampiamente positivo, occorre rilevare che, a causa delle procedure cicliche legate al decreto flussi, il 2008 si chiude con saldo negativo.
Secondo il segretario generale della Cgil di Parma, Paolo Bertoletti, “in un contesto di grande difficoltà, dove i venti recessivi stanno inesorabilmente lasciando strascichi anche sull’attività produttiva del nostro territorio, occorre più che mai che il sindacato lavori a tutela soprattutto di quelle categorie di lavoratori che vedono messi in discussione diritti e continuità di occupazione, penso soprattutto ai lavoratori precari.
È importante che in una fase come questa tutti i soggetti, a partire dalle istituzioni locali e dal Comune di Parma, lavorino di concerto, sotto un’unica regia, per salvaguardare la tenuta del tessuto socio-economico, mettendo a disposizione risorse e competenze, ad iniziare dal tavolo di sviluppo riattivato lo scorso 1° dicembre presso la Provincia di Parma e dalla volontà espressa da enti come la Fondazione Cariparma di offrire un contributo a sostegno delle famiglie”.

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