Negli ultimi mesi nel territorio di Parma e provincia si è animato il dibattito sulle energie rinnovabili a partire dal moltiplicarsi delle richieste per impianti di fotovoltaico a terra e agrivoltaico e alla massiccia opposizione al progetto di parco eolico nelle valli del Taro e del Ceno.
L’associazione Parma Città Pubblica ha quindi deciso di aderire alla rete Tess (Transizione Ecologica Senza Speculazione) e di organizzare momenti di confronto e discussione, oltre che di corretta informazione della cittadinanza, cui arrivano notizie e dati discordanti, che rischiano da un lato di indurre rifiuto nei confronti della transizione energetica, dall’altro di aprire la strada allo scempio del territorio e alla speculazione pur di accelerarla a tutti i costi.
Il dibattito sulle energie rinnovabili approda dunque sotto i riflettori con un convegno di grande rilevanza scientifica e civile.
Martedì 9 dicembre, dalle 18 alle 20.15, alla Sala Assistenza Pubblica (via Gorizia 2/A) esperti di fama nazionale e internazionale discuteranno le sfide della transizione energetica, il consumo di suolo e i possibili impatti dei nuovi impianti di fotovoltaico e agrivoltaico sul territorio parmense.
L’evento, promosso dall’associazione Parma Città Pubblica e in collaborazione con la rete Tess (Transizione Ecologica Senza Speculazione), sarà preceduto, dalle 17.15 alle 18, dalla presentazione del libro Dalla parte del suolo di Paolo Pileri, esperto di pianificazione urbanistica.
Relatori di spicco interverranno sia in presenza sia da remoto. Tra i partecipanti: la geografa Margherita Ciervo dell’Università di Foggia e dell’University of Liège, l’ingegnere Michele Munafò di Ispra, il ricercatore agrario Fabrizio Quaranta, il fisico del Cnr Massimo Mazzer e lo stesso Paolo Pileri. Gli interventi verteranno su temi cruciali quali la corretta informazione dei cittadini, la necessità di una transizione energetica equa e sostenibile, e le criticità legate all’espansione selvaggia di impianti rinnovabili in aree ancora naturali o agricole.
Al termine degli interventi è previsto un dibattito aperto con il pubblico, con l’obiettivo di fornire strumenti concreti di valutazione a cittadini, amministrazioni e operatori del settore, tra preoccupazioni per il consumo di suolo e l’urgenza di una transizione energetica realmente sostenibile.

