Turismo, una rete di eccellenze

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15/07/2010
h.15.50

30 hotel a 4 stelle, il segmento più alto in Regione se si esclude la costa. Complessivamente 720 strutture ricettive di cui 157 b&b.
E’ un “attivismo consistente” quello che Parma e il suo territorio dimostrano sul turismo. A parlarne è Maurizio Melucci, assessore regionale al Turismo che questa mattina in Provincia ha incontrato gli amministratori e le categorie economiche per mettere a fuoco le prossime strategie a cominciare da Verdi 2013, il bicentenario della nascita del maestro, “un evento che può diventare il segno della promozione turistica della nostra regione”.
La visione che Meucci ha del nostro territorio è chiara “una eccellenza turistica a livello regionale, brand conosciuti ben oltre il nostro paese e in Europa, eccellenze che sono state utili per far crescere il turismo in tutta la regione. Sempre di più – secondo l’assessore regionale al Turismo – abbiamo bisogno di legare piattaforme logistiche come possono essere quelle della costa con le eccellenze che troviamo in particolare a Parma. In questo modo possiamo vincere la competizione internazionale perché l’obiettivo che abbiamo è quello di incrementare le presenze del turismo esterno nella regione”.
Il potenziale che ha Parma e la sua provincia è grande. C’è un comprensorio termale di prestigio, messo in evidenza dal sindaco di Salsomaggiore Massimo Tedeschi, “una realtà fra le maggiori in Italia che abbiamo tutta la convenienza a valorizzare”. Ci sono elementi forti del turismo culturale: i Luoghi Verdiani in cui ci si aspetta nel 2013 un afflusso consistente di visitatori ”per un evento mondiale per il quale occorre mettere in campo da subito progetti” sottolinea il sindaco di Busseto Luca Laurini.
Ma c’è anche la via Francigena e il turismo verde di cui è bandiera il distretto turistico Appenino Est, “una sperimentazione nella gestione del turismo, in cui concorre il pubblico e soggetti privati, che può diventare un modello in regione” dice il presidente della Comunità montana Giordano Bricoli.
Accanto alle eccellenze della tavola, ci le nuove iniziative che si vorrebbero realizzare come la “Cantina dei musei del cibo”. “Abbiamo il progetto, tutto quello che ci serve – dice il sindaco di sala Baganza Cristina Merusioccorre un aiuto per restaurare la sede individuata, la ghiacciaia della rocca”.
C’è il circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza che, come spiega l’assessore Alberto Copercini, sta costruendo rapporti e scambi con quello della Loira e ora con quello della Lituania, “uno sforzo promozionale verso il turismo straniero che può essere richiamato da un’offerta diversa dal mare”. C’è l’offerta del turismo ciclabile sul quale, ha ricordato il presidente di Parma Turismi Alessandro Benvenuti “la Provincia ha investito molto. Ora occorre ripensare le strutture di promozione pubblica”.
A Parma da almeno 15 anni il turismo è diventato un tema economico. Vi sono imprenditori che hanno deciso di investire in questo segmento. C’è un aumento della ricettività che ne è la base – ha detto il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli aprendo l’incontro di questa mattina – Dobbiamo continuare a spingere, in accordo con la Regione, per un turismo destagionalizzato che va a cogliere un potenziale di mercato che si muove sul weekend e che va alla scoperta del benessere, dei giacimenti enogastronomici, della natura, abbiamo offerte e eccellenze in tutti questi segmenti li dobbiamo far conoscere. Siamo in un momento di grande crisi ma proprio per questo dobbiamo continuare a insistere”.
Alla crisi che ha fatto del 2009 un anno orribile e che probabilmente peserà anche sul 2010, si aggiunge la manovra economica e i tagli alle risorse regionali. Eppure, come sottolinea lo stesso Melucci, “il turismo in Emilia Romagna e in Italia è uno dei pochi comparti che può dare occupazione e nuovi posti di lavoro. Per questo la Regione è impegnata a lavorare sulle eccellenze e a metterle in rete”.
Il turismo è un’industria, dice ancora l’assessore Melucci, che se supportata da politiche coerenti – ad esempio incentivi fiscali alle imprese e la compartecipazione all’Iva dei Comuni turistici – può garantire futuro.
Attualmente in Emilia Romagna ammontano a 51 ml, 8ml e mezzo di arrivi, 4600 le strutture ricettive: il turismo in Emilia Romagna è una forza economica che fa il 20% del Pil.
L’incontro a Parma in Provincia è stato utile anche per fare il punto degli strumenti legislativi in particolare della legge regionale 7 la cui validità è stata sottolineata in particolare dai rappresentanti economici: Ennio Incerti di Federalberghi (Ascom), Claudio Franchini di Parma Incoming Stefano Cantoni di Confesercenti.

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