Uffici giudiziari, impiegati 14 lavoratori in mobilità

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29/09/2010
h.15.30

Passa anche dagli Uffici giudiziari del territorio il piano anticrisi promosso dalla Provincia insieme ai soggetti sociali ed economici di Parma e del Parmense.
È infatti giunto alla fase operativa il progetto sperimentale che prevede l’impiego di lavoratori in mobilità negli Uffici giudiziari di Parma: incarichi di sei mesi prorogabili per altri sei (per lavoratori in possesso di competenze professionali adeguate) nelle strutture del Tribunale e della Procura di Parma, della sezione distaccata di Fidenza e del Giudice di Pace di Parma.
I 14 lavoratori individuati inizieranno l’attività il 4 ottobre nelle diverse sedi di assegnazione e andranno a svolgere mansioni legate all’archivio (ricerca atti, movimentazione di documenti, ecc.), di segreteria (invio posta, fotocopiatura, utilizzo modelli informatici di scrittura ecc.) o di sportello (collaborazione nel servizio di informazioni all’utenza). L’iniziativa, che si affianca alle numerose altre già messe in campo nell’ambito del Piano anticrisi, è finanziata per circa 70mila euro dalla Fondazione Cariparma, fin dall’inizio coinvolta attivamente nel piano.
Anche così continuiamo la nostra azione nel sociale e diamo il nostro contributo ad affrontare la crisi, e nello stesso tempo diamo una mano agli uffici giudiziari, che sono in grande carenza di personale: una carenza che rischia di rallentare l’azione della macchina giudiziaria. Siamo soddisfatti di poter essere anche in questo modo utili al nostro territorio”, ha detto nella presentazione di oggi in piazza della Pace il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, che ha aggiunto: “Qualche mese fa il presidente Piscopo mise in evidenza il problema degli organici insufficienti, avanzando l’ipotesi di un coinvolgimento degli enti territoriali. Noi abbiamo accolto questa sua sollecitazione e abbiamo cercato di dare il nostro contributo. Siamo contenti di esserci riusciti. Ora abbiamo un’altra richiesta simile dal Tar”.
È un’iniziativa importante perché dimostra la sensibilità delle istituzioni e in particolare della Provincia ai problemi della giustizia”, ha confermato il presidente del Tribunale Roberto Piscopo. “La giustizia è purtroppo costantemente in affanno per varie ragioni, ma anche e soprattutto per mancanza di mezzi adeguati: tra questi il personale.
La sensibilità istituzionale del presidente Bernazzoli ci ha consentito di arrivare a un buon esito: io mi auguro che da questo il Tribunale di Parma possa ottenere risultati che vadano a vantaggio dei cittadini che si rivolgono a noi per avere giustizia
”, ha spiegato Piscopo, che ha aggiunto: “Bisogna cambiare la visione della giustizia, capire che essa ha grande valenza anche dal punto di vista economico: il buon funzionamento della giustizia aiuta ad attrarre investimenti sul territorio. Avere avuto un contributo per noi così importante da parte della Provincia può quindi avere una ricaduta non solo nell’immediato ma anche nel futuro, proprio in questa chiave”.
Naturalmente soddisfatti anche gli altri partner: “Questa è una prova dei risultati che si possono ottenere con la collaborazione tra le istituzioni. È un aiuto per i lavoratori ma è anche utile per la grave carenza di organico degli uffici giudiziari. Speriamo che in questo modo si sia aperta una strada che si possa percorrere anche in futuro”, ha commentato il sostituto procuratore Roberta Licci. Al suo fianco Giovanna Tornatore, dirigente di Procura e Tribunale, che ha fornito alcune informazioni tecniche sugli incarichi.
Per la Fondazione Cariparma è naturale e doveroso dimostrare sensibilità nei confronti di un problema che coinvolge molti lavoratori, ed è importante riuscire nello stesso tempo a dare sollievo alle difficoltà dell’amministrazione giudiziaria. Tutto ciò è perfettamente in linea con lo spirito della fondazione, che vuole essere vicina alla cittadinanza e contribuire al benessere della collettività”, ha osservato il segretario generale della Fondazione Cariparma Luigi Amore. Sul duplice obiettivo dell’iniziativa si è soffermata anche Manuela Amoretti, assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche del lavoro, che ha tra l’altro sottolineato “l’ottima risposta che il bando ha avuto. Abbiamo ricevuto ben 30 candidature per un bando che formulava requisiti abbastanza specifici”.

IL PROGETTO IN DETTAGLIO – Il progetto mira naturalmente a sostenere chi ha perso il lavoro, dando nel contempo anche un contributo a migliorare il funzionamento della giustizia in sede locale: è nota infatti la carenza di personale degli uffici giudiziari, cui i 14 lavoratori in arrivo potranno dare un importante contributo. Duplice infatti l’obiettivo: integrare il reddito dei lavoratori e promuoverne la capacità di orientarsi nel mercato del lavoro rafforzando la loro occupabilità; incrementare l’efficienza dello svolgimento delle attività degli Uffici Giudiziari, nell’interesse più generale della collettività locale.
Di circa 70.000 euro l’investimento complessivo: fondi messi a disposizione dalla Fondazione Cariparma, fin dall’inizio coinvolta attivamente nel piano anticrisi. I lavoratori svolgeranno incarichi superiori alle venti ore settimanali (entro il limite dell’orario contrattuale) e percepiranno un’integrazione economica che non potrà superare la cifra massima mensile di 350 euro.
Il progetto ha preso avvio con la stipula di un Protocollo d’Intesa con gli Uffici giudiziari interessati, seguita dalla pubblicazione di un bando per la raccolta delle candidature e dall’invio di una comunicazione scritta a tutti gli iscritti ai Centri per l’Impiego in possesso dei requisiti previsti. 30 le candidature pervenute alla scadenza del bando (31 agosto 2010), 26 delle quali in possesso dei requisiti.
La graduatoria è stata stilata da una Commissione provinciale ad hoc, in base alla maggiore età, al reddito Isee e alla preparazione professionale amministrativa e segretariale. La graduatoria è stata poi trasmessa agli Uffici giudiziari, ai quali spettava la scelta definitiva e la chiamata dei lavoratori.

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